PSR, misura 4.1: i punti chiave da indicare nella domanda di finanziamento

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La misura 4.1 PSR regionali, “Sostegno agli investimenti nelle aziende agricole“, concede incentivi molto interessanti per investimenti a favore di “redditività, competitività e sostenibilità delle aziende agricole”.

Dopo l’uscita dei primi bandi, ci sono ancora molti milioni di euro che possono essere utilizzati dagli agricoltori con i bandi in uscita nel 2017 nelle diverse regioni. Basta cercare su Google “Psr 2014-2020 bandi [nome della propria regione]” per tenere d’occhio la data di uscita dei bandi e i tempi per la presentazione della domanda.

Ma per ottenere il finanziamento all’acquisto di un’attrezzatura agricola è necessario che questa presenti determinati requisiti.

Sono ammesse a finanziamento solo determinate attrezzature

I principi operativi generali ai quali debbono corrispondere le attrezzature per le quali si chiede il finanziamento sono la riduzione dei costi operativi e l’incremento della redditività. Quindi, soluzioni tecnologiche innovative con basso impatto ambientale per razionalizzare l’impiego di mezzi tecnici e di fonti energetiche, limitando così anche le emissioni di gas nocivi in atmosfera.

In particolare sono finanziabili:

  • Irroratrici semoventi
  • Attrezzature per la minima lavorazione, anche combinate con altre attrezzature
  • Attrezzature per lo strip-tillage, anche combinate con altre attrezzature
  • Seminatrici da sodo
  • Seminatrici pneumatiche con dispositivi per limitare dispersione nell’ambiente di polveri derivanti dalla concia delle sementi
  • Spandiconcime a rateo variabile
  • Barre che riducano la dispersione di agrofarmaci mandando perfettamente a bersaglio i prodotti, che eliminano le sovrapposizioni e le irrorazioni nelle aree sensibili, quindi con una diminuzione degli impatti sull’ambiente
  • Sistemi di navigazione GPS da installare sul trattore per guida semiautomatica e automatica e in generale tutti i sistemi di agricoltura di precisione

Nota bene: queste categorie di attrezzature finanziabili sono presenti in tutti i PSR, ma alcune regioni hanno esteso il finanziamento anche ad altre attrezzature che sono indicate di volta in volta nei bandi che vengono emanati. Quindi è necessario fare una verifica negli appositi allegati una volta usciti i nuovi bandi.

Il cosiddetto “piano aziendale“, che deve corredare la domanda, ha lo scopo di giustificare tecnicamente la richiesta del finanziamento. Quindi l’agricoltore che presenta la domanda deve indicare con note tecniche alcuni punti chiave dell’attrezzatura, che devono corrispondere ai principi operativi sopra indicati.

Note tecniche per completare la domanda di finanziamento

Riportiamo, a titolo di esempio, una breve “nota tecnica mirata al PSR” per corredare con argomenti tecnici la domanda di finanziamento per la misura 4 relativamente all’acquisto dell’erpice a dischi Kverneland Qualidisc per la minima lavorazione.

Il Kverneland Qualidisc non rivolta la fetta di suolo e incorpora leggermente i residui colturali.

Perché il Kverneland Qualidisc rispetta i requisiti richiesti dalla misura 4.1 dei PSR:

  • L’attrezzo è formato da due file di dischi folli, cioè non mossi dalla presa di forza del trattore (si combina con la misura 10 “Agroambiente”).
  • Sia con terreno secco sia con terreno umido, permette una perfetta miscelazione dei residui colturali con il terreno, senza rivoltare la fetta, dopo la trebbiatura o la trinciatura degli stocchi.
  • I residui colturali non vengono rivoltati e rimangono per gran parte in superficie o sono leggermente incorporati nel terreno.
  • Prepara il letto di semina con un solo passaggio, operando direttamente su terreno coperto da residui colturali e rispettando anche una profondità di lavoro minima di 15 cm. Quindi consente un notevole risparmio di ore lavoro e di litri di gasolio, con riduzione delle emissioni.
  • Favorisce la perfetta decomposizione dei residui colturali a tutto vantaggio della fertilità del suolo che, anno dopo anno, aumenta anche dal punto di vista strutturale oltre che nella dotazione di sostanza organica stabile.
  • Si può abbinare a una seminatrice per la semina, per esempio dei cereali, in contemporanea alla preparazione del terreno e anche delle cover crops.
  • Lavora con trattori di media potenza da 90 a 350 HP a seconda dei modelli.
  • Abbinato ad apposite attrezzature, può distribuire liquami e digestati iniettandoli nel terreno per una perfetta valorizzazione agronomica di questi sottoprodotti che permette di risparmiare sui concimi chimici.
Letto di semina preparato con un solo passaggio di Qualidisc. A destra notare l’abbondanza di infestanti verdi perfettamente incorporate dall’attrezzo.
Qualidisc abbinato a una barra di semina per effettuare in un solo passaggio lavorazione minima, semina e concimazione del frumento o dell’orzo.
Il Qualidisc può distribuire, oltre che concimi, anche liquami e digestati nel momento in cui prepara il terreno.

Peculiarità costruttive che fanno del Qualidisc un’attrezzatura innovativa:

  • La particolare concezione del telaio e la distanza tra le file dei dischi, pari a 900 mm, diminuisce la richiesta di potenza per il sollevamento.
  • I dischi sono di diametro maggiorato, largo 570 mm, per poter lavorare bene anche su terreni con molti residui colturali e di notevoli dimensioni, eliminando anche le infestanti presenti.
  • La particolare forma del disco consente alla macchina di non variare l’angolo di penetrazione anche in condizioni di usura del disco.
  • Per mantenere un angolo costante di penetrazione, soprattutto quando il disco si usura, il Qualidisc è dotato standard di un registro che permette all’operatore di posizionare le file nell’angolazione corretta seguendo le indicazioni di una apposita tabella.
  • Ogni disco è dotato di un sistema di sicurezza per assorbire le vibrazioni derivanti dalla velocità operativa e da condizioni di lavoro difficili.
  • Ogni disco è fissato a un supporto con un cuscinetto speciale ed ermetico che è esente da manutenzione, in quanto protetto da polvere e acqua.
  • Speciali spessometri permettono di regolare la pressione da imprimere al suolo da parte degli organi di lavoro, per una perfetta penetrazione verticale dei dischi anche su terreni molto tenaci.
La particolare conformazione del disco Kverneland.
Il Qualidisc termina con un rullo, che in questo caso è l’Actipack da 560 mm dotato tra un disco e l’altro di denti attivi, per un perfetto sminuzzamento e pareggiamento del suolo.

Ricordiamo infine che l’acquisto del Qualidisc permette all’agricoltore di poter accedere ai contributi previsti da molte Regioni nella misura 10 “Agroambiente”, se decide di passare dall’aratura alla minima lavorazione del terreno.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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