Spagnoli: chiusura elettrica a fine barra e ugelli a ‘innaffiatoio’

Gli ultimi tre trattamenti al pomodoro da industria richiedono almeno 900 lt/ha di acqua cadauno, e quindi ci vuole un’attrezzatura che disponga di serbatoi con capacità superiore a 1500 litri. Ecco perché i fratelli Claudio e Italo Spagnoli di Castelgoffredo (Mantova), 200 ettari di pomodoro in filiera con Casalasco e molti ettari anche a grano duro Mimmo, hanno sostituito la loro barra semovente con la doppia botte Kverneland Ixter e Ixtra che monta il serbatoio posteriore da 1800 litri e l’anteriore con altri 1100 litri.
«Prima con solo 1500 litri facevo meno di 2 ettari per volta, oggi ne faccio oltre 3,5. È tutta un’altra musica», dice Claudio Spagnoli.
Perché chiudere elettricamente i due ugelli finali
Spagnoli ha spinto al massimo sull’innovazione, dal momento che sulla barra da 24 metri ha montato alle due estremità un sistema elettrico per disattivare gli ugelli terminali. «Ho una carreggiata di lavoro per il pomodoro che richiede questa particolare chiusura, proprio per evitare le sovrapposizioni nei trattamenti. È un sistema utilissimo!».
L’ugello a “inaffiatoio” per la concimazione liquida
Altro particolare tecnico innovativo è la distribuzione del concime liquido ai cereali con la stessa botte da diserbo. «Ho montato degli ugelli particolari, che distribuiscono il concime liquido con un effetto delicato, a “inaffiatoio”, che evita danni da bruciatura alla vegetazione. Quest’anno ho fatto un test su 20 ettari e i risultati sono eccezionali dal punto di vista del rispetto della coltura. Ora vedremo i quintali!».


