Spandiconcime colabrodo in Italia: è ora di investire, anziché spendere inutilmente sul trattore nuovo

spandiconcime

Il mercato dei trattori sta riprendendo fiato e questo è un segnale preoccupante, perché significa che l’agricoltore ancora una volta non individua le priorità. Quali priorità? Basta guardarsi attorno e valutare come siamo messi con gli spandiconcime o con le botti per il diserbo. C’è da rabbrividire per la vetustà connessa con la mancanza di precisione nella distribuzione in campo, quindi sprechi e danni, per oltre il 50% del parco italiano di queste due categorie di attrezzature. E poi ci lamentiamo che i conti non tornano?

Provate a tirare le somme per vedere quanto si spreca in prodotto buttato al vento e a mancate produzioni a causa di attrezzature che non fanno il loro dovere. E nonostante tutto… si spende nel trattore nuovo!

Cosa deve avere uno spandiconcime efficiente

Parliamo dello spandiconcime. Le soluzioni tecnico-costruttive per aumentare l’efficienza della distribuzione non mancano e permettono di essere ammortizzate anche da aziende medio-piccole.

Uno spandiconcime efficiente deve avere almeno tre caratteristiche:

  1. sistema di distribuzione proporzionale alla velocità di avanzamento (DPA);
  2. sistema di pesatura elettronica;
  3. sistema di bordatura con deflettori mobili.

Vi illustriamo qui di seguito in cosa consistono tali caratteristiche.

Lo spandiconcime Kverneland Exacta TL GEOspread con tramoggia da 1500-3900 litri e controllo satellitare.

Sistema di distribuzione proporzionale all’avanzamento

Negli spandiconcime, il sistema di distribuzione proporzionale all’avanzamento regola l’erogazione della dose di fertilizzante in funzione dell’effettiva velocità di avanzamento del trattore, in modo da garantire la distribuzione della dose prefissata alla coltura anche se ci sono variazioni dovute ad accelerazioni o decelerazioni. Questo sistema è molto vantaggioso soprattutto per aziende con appezzamenti piccoli e irregolari o con ostacoli che obbligano a cambi di velocità, compromettendo l’uniformità di distribuzione.

Sistema di pesatura elettronica

Le celle di carico pesano la quantità di concime presente nella tramoggia dello spandiconcime e, in base a tali valori, la centralina elettronica di bordo risale alla quantità in uscita e la confronta con quella prestabilita dall’operatore, intervenendo automaticamente sul sistema di alimentazione a seconda delle diverse condizioni operative. Il sistema di pesatura elettronica garantisce dunque una uniformità costante di distribuzione, oltre a far risparmiare concime e ridurre i tempi di regolazione.

Il sistema di distribuzione Centre Flow con sei palette nello spandiconcime Kverneland Exacta TL GEOspread.

Sistema di bordatura con deflettori

Il sistema di bordatura con deflettori permette di variare la distribuzione qualora si operi a fine campo o nei bordi campo. Limita cioè lo spandimento alle sole superfici di interesse, escludendo le cappezzagne, e le superfici senza coltura, con notevoli benefici economici e ambientali.

Il sistema di bordatura ExactaLine di Kverneland.

Poi ci sono la regolazione delle sezioni e le dosi variabili

Abbiamo descritto tre caratteristiche tecniche che costituiscono il “minimo sindacale”, come si suol dire, se si decide di acquistare uno spandiconcime nuovo. Ma tra le caratteristiche di un ottimo spandiconcime ce ne sono altre due che, senza aggiungere una spesa eccessiva, permettono di dotare l’attrezzatura di un sistema intelligente, come per esempio il GEOcontrol montato da Kverneland sui modelli Exacta che consente di attivare o disattivare automaticamente le sezioni, individuando le aree già lavorate ed evitando le sovrapposizioni di dosaggio, con la regolazione in continuo della quantità distribuita per effettuare le dosi variabili.

La concimazione è una delle voci di costo rilevante del conto colturale, quindi vale la pena che tutto il prodotto vada a bersaglio, ma cioè è possibile solo se si ha uno spandiconcime di nuova generazione. E se il trattore è vecchio non importa, perché con 200 euro si trasforma in Isobus.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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