Roberto Bartolini11 Aprile 20246min8360

Agricoltura, prezzi equi e redditi garantiti: la proposta di legge del governo

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Tra i tanti problemi da risolvere della nostra agricoltura, il più urgente riguarda il mercato e in particolare:

  • La fissazione di prezzi che garantiscano la remunerazione del produttore agricolo;
  • L’introduzione di nuove regole nella definizione dei contratti di filiera;
  • L’imposizione di rigidi parametri da applicare ai prodotti di importazione.

Lo hanno detto chiaro e tondo tutti gli agricoltori che hanno manifestato nelle strade e nelle piazze nelle scorse settimane, e lo hanno ribadito al governo le delegazioni che hanno la possibilità di sedere a un tavolo di confronto, come Riscatto Agricolo. Ebbene, finalmente un primo segnale concreto del governo è arrivato, con l’approvazione alla Camera di un disegno di legge presentato circa un anno fa dai deputati Bergamini, Molinari, Carlone, Bruzzone e Pierro.

Stabilizzazione dei redditi agricoli

Gli agricoltori lamentano giustamente l’eccessiva volatilità dei prezzi, ma l’unica soluzione praticabile per cercare di stabilizzarli è abbandonare i vecchi sistemi di vendita e imboccare con convinzione la strada dei contratti di filiera, i soli che possono valorizzare le nostre produzioni di alta qualità. Contratti che vanno però modificati per evitare che la parte agricola sia penalizzata come accade oggi. Infatti la proposta di legge del governo è finalizzata a tutelare la produzione agricola nazionale e a garantire il sostegno e la stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole, nonché di tutelare le filiere connesse.

Riportiamo di seguito una sintesi della proposta di legge già approvata dalla Commissione agricoltura della Camera, e che nei prossimi giorni passerà al Senato.

Valutazione dei costi dell’agricoltore

  1. I prezzi stabiliti nel contratto di cessione tra il fornitore e l’acquirente devono tenere conto dei costi di produzione.
  2. I costi sostenuti dal produttore agricolo devono essere elaborati sulla base del costo delle materie prime, dei servizi connessi al processo produttivo e alla commercializzazione, del costo dei mezzi tecnici e dei prodotti energetici, del differente costo della manodopera negli areali produttivi nonché del ciclo delle colture, della loro collocazione geografica, delle tecniche di produzione, dei periodi di commercializzazione diversi, della vulnerabilità dei prodotti e dei volumi di produzione rispetto alle influenze delle condizioni di natura climatica e degli eventi atmosferici eccezionali.

I parametri da rispettare per chi acquista

Un apposito decreto legislativo dovrà fornire nuove regole alle filiere di produzione, importazione e distribuzione dei prodotti agroalimentari nel rispetto di determinati parametri di qualità e di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Questi parametri dovranno rivolgere particolare attenzione al rispetto dei diritti dei lavoratori, alla tutela della salute degli stessi, alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alle condizioni morfologiche delle aree produttive, alla tracciabilità dei prodotti, alla lavorazione, alla trasformazione, al confezionamento e alla fornitura dei prodotti agroalimentari.

Molto importante la nota che sottolinea come, ai fini del miglioramento dei parametri di sostenibilità ambientale, possono essere utilizzabili le tecniche di editing genomico, cioè i nuovi ritrovati genetici che nulla hanno a che fare con i tanto bistratti OGM.

Agevolazioni fiscali per chi usa il made in Italy

L’industria agroalimentare, che oggi importa a mani basse materie prime dai più svariati paesi del mondo, deve trovare convenienza nel dare priorità al prodotto nazionale. Ed ecco che un articolo della proposta di legge affronta proprio questo aspetto sino ad oggi trascurato. In particolare, si prevede l’introduzione di agevolazioni fiscali e di sistemi premianti per le imprese del settore agroalimentare che concorrono alla realizzazione di progetti volti alla costituzione di filiere di qualità nella produzione, importazione e distribuzione dei prodotti alimentari e agroalimentari che rispettano determinati criteri in conformità alla disciplina nazionale ed europea in materia fiscale, di concorrenza, di diritto del lavoro nonché di tutela dell’ambiente e della salute.

Per cercare di favorire la costituzione di masse critiche importanti di prodotti di alta qualità e salubrità, sono previste anche agevolazioni e incentivi maggiormente premianti per la costituzione di consorzi o per operazioni di fusione o di acquisizione tra le imprese partecipanti alle filiere.

Campagne informative sulla formazione dei prezzi

Un ultimo articolo riguarda le campagne di informazione al consumatore. Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con il Ministero delle imprese e del made in Italy, promuoverà campagne divulgative e programmi di comunicazione istituzionale volti a favorire una corretta informazione del consumatore sulla composizione e formazione dei prezzi dei prodotti agroalimentari, ivi compresi i prodotti agricoli freschi, lungo i passaggi della filiera nonché sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale della componente agricola all’interno della stessa filiera agroalimentare.

Fare presto il decreto

Non rimane dunque che augurarci che il disegno di legge venga approvato velocemente anche al Senato e arrivare in tempi rapidissimi al decreto e ai regolamenti applicativi. Purtroppo l’iter legislativo italiano è alquanto complesso, ma confidiamo nelle costanti sollecitazioni che certamente verranno dai rappresentanti di Riscatto Agricolo che, anche se impegnati nei campi, non demordono dal pungolare con efficacia i nostri governanti.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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