Domanda Pac: l’erba medica non è più “prato permanente”

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Alcuni agricoltori ci domandano spesso come va considerata l’erba medica ai fini della domanda Pac. Chiariamo questo dubbio una volta per tutte.

A partire dal 2016 l’erba medica, coltivata in purezza o miscelata con altre leguminose, non è più considerata come “prato permanente” ai fini della domanda Pac, ma è una coltura seminativa come tutte le altre comprese nella rotazione aziendale.

Questa norma vale non solo per l’erba medica, ma anche per altre foraggere come trifoglio, sulla, lupinella, eccetera.

A questo punto l’aspetto della durata della coltivazione non si pone più, e quindi l’erba medica si può tenere in campo per 6 o più anni consecutivi e la superficie rimane sempre considerata a seminativo e non a prato.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Domenicantonio De Masi

    6 Gennaio 2019 at 10:40 pm

    Come viene considerata l’erba medica, nel PSR Regione Campania misura 10.1.2(semina su sodo); se essendo una coltura che dura più anni, riguardo la rotazione. Si può quindi mantenerla più anni, senza incorrere in sanzioni?.La “minima lavorazione”, può essere considerata e poter accedere agli stessi benefici, sempre riguardo la Misura 10.1.2 della semina su sodo.

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