Ecco cosa succede se si perde il segnale GPS seminando il mais su terreno lavorato a strip-till

mais-strip-till

È proprio vero che il mais non è coltura adatta alla semina su sodo! Come sapete la lavorazione del terreno a strisce, cioè lo strip-till, prevede l’alternanza tra porzioni di terreno lavorate a 15-20 cm, dove dovrà essere depositato il seme, e porzioni di terreno a sodo, cioè lasciato intatto con i residui colturali della coltura precedente.

La semina di un mais, come in questo caso di secondo raccolto, su strip-till deve necessariamente essere effettuata con il collegamento al segnale RTK, cioè a quello che garantisce la massima precisione, dal momento che la seminatrice deve depositare il seme esattamente al centro della striscia lavorata.

Nelle foto che vi mostriamo si è verificato un momentaneo black out del segnale, e così la seminatrice, senza la guida satellitare, invece di deporre il seme sulla striscia lavorata lo ha messo sul terreno non lavorato, cioè a sodo. E ciò che è accaduto è emblematico.

Nella parte centrale del campo la seminatrice ha perso il segnale RTK e così ha depositato il seme non al centro della striscia lavorata a strip-till, ma sulla porzione di terreno coperta dai residui colturali.

[row][double_paragraph]

Ecco come si presentano le due piantine di mais: a sinistra quella ben sviluppata e seminata su strip-till con segnale RTK attivo, e a destra quella molto più piccola perché seminata sulla parte di terreno non lavorato a causa del black out del segnale RTK.

[[/double_paragraph][double_paragraph]

L’apparato radicale di una pianta di mais su strip-till appare molto ben sviluppato, a dimostrazione che questa tecnica di preparazione del suolo, se effettuata correttamente, garantisce un ottimo ciclo vegetativo alle piante.

[/double_paragraph] [/row]

Anche nelle fasi di sviluppo successive, le piante seminate senza segnale RTK accusano un netto ritardo rispetto a quelle seminate correttamente.

La conseguenza del black out del segnale è uno sviluppo molto stentato del mais, che si è trovato a radicare ed emergere con molta difficoltà su un terreno compatto, coperto da residui colturali e con poca umidità a disposizione.

Ecco come si presenta il mais seminato correttamente su strip-till con la seminatrice che riceveva il segnale RTK.

L’esempio di campo ci dice due cose:

  1. se si adotta la tecnica dello strip-till, mai procedere alla semina senza il collegamento RTK;
  2. 2) il sodo si adatta poco alla coltura del mais, soprattutto in secondo raccolto.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato I campi obbligatori sono contrassegnati


Chi siamo

Nato nel 2014, Il Nuovo Agricoltore è un portale informativo dedicato all’agricoltura, con un occhio di riguardo alle innovazioni tecnologiche. Il progetto è sviluppato da Kverneland Group Italia.


CONTATTACI