La fattoria digitale dei Ronca è da oscar
Daniele Ronca (a sinistra) con Sandro Battini, direttore commerciale di Kverneland Group Italia
«Ho venduto gli aratri 15 anni fa e da allora non ho mai smesso di investire in innovazione tecnologica. I risultati economici mi hanno dato sempre ragione». Daniele Ronca dell’azienda Boccarone di Roverbella (Mantova), 700 ettari e 5000 capi da carne (ai quali se ne aggiungono altri 9000, più 8000 suini in altra località) sta portando avanti insieme ai cugini e al figlio Andrea una vera e propria rivoluzione digitale in azienda, tanto che proprio Andrea ha vinto l’Oscar Green 2022 di Coldiretti Lombardia per la categoria “Impresa digitale”.
Drastica riduzione dell’impatto ambientale
Big data, immagini satellitari e macchinari all’avanguardia per essere sempre più sostenibili, abbattere gli sprechi e offrire ai consumatori un prodotto di qualità, introducendo l’utilizzo di attrezzature dotate di telemetria e guida satellitare che permettono una minima lavorazione del terreno. Inoltre, grazie a uno specifico software, Andrea riesce ad analizzare i dati dei satelliti che mappano i terreni coltivati: questo gli permette di monitorare in tempo reale tutte le fasi di crescita delle coltivazioni e le loro esigenze idriche. Grazie a tutte queste innovazioni Andrea riesce a risparmiare tempo, abbattere i costi, aumentare le rese e allo stesso tempo a impattare meno sull’ambiente.
Una seminatrice d’avanguardia
«Partire bene con le semine è la prima garanzia di un buon raccolto», dice Daniele Ronca. «Così due anni fa abbiamo acquistato la seminatrice Kverneland Optima TFprofi trainata che lavora ogni anno su oltre 600 ettari a mais, della quale siamo molto soddisfatti perché opera con precisione su ogni tipo di terreno e anche sullo strip-till, e permette di effettuare le dosi variabili sulla base delle mappe di prescrizione».
La nuova TFprofi è dotata standard del nuovo timone CAT3 con barra snodata, che assicura all’operatore angoli di sterzata di 90° e calpestii ridotti in quanto le ruote curvano nelle stesse orme del trattore. La turbina è fissata sulla barra snodata e non sul timone: questo garantisce che l’albero cardanico sia sempre in linea retta con la PTO del trattore.
Il giudizio di Ronca sull’elemento di semina HD-II è eccellente: «Il disco assolcatore apre un solco perfetto con un posizionamento preciso del seme e il ricompattamento immediato è operato da un ruotino di pressione».
Un altro punto di forza è il microgranulatore elettrico, che è stato concepito come estensione posteriore del serbatoio del seme e ha un volume di 17 litri. La trasmissione è completamente elettrica e il controllo è ISOBUS.
Il micro-drill è a caduta libera dal rocchetto nel solco, senza l’uso d’aria nel tubo di conduttura. L’emissione di polveri è ridotta al minimo rispettando in pieno le linee guida per le emissioni nocive.
Seminatrice per frumento e triticale
Un’altra attrezzatura Kverneland scelta dai Ronca per i cereali vernini è la barra di semina da 6 metri con serbatoio frontale DF-2, che verrà utilizzata anche per la semina delle cover crop come la senape.
Senza dati non si fa reddito
Dunque piena soddisfazione dalle innovazioni? «Non si può farne a meno – conclude Ronca – ma bisogna mettere in atto un progetto ben preciso che non può che partire dalla mappatura di tutti i terreni, come abbiamo fatto noi. Dobbiamo avere più dati e informazioni possibile e solo così possiamo pensare di fare un’agricoltura da reddito».