Roberto Bartolini27 Novembre 20237min209751

Pac 2024, sul 4% di set aside si possono seminare mellifere: le regole da rispettare

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Dal 1° gennaio 2024 viene sospesa la deroga in atto sulla nuova Pac, e quindi l’agricoltore sarà obbligato a destinare il 4% della superficie investita a seminativi ad aree non produttive (“set aside”). Oltre a permettere di utilizzare fossi, canali e cappezzagne, la normativa Pac concede la possibilità di seminare piante mellifere, potendo così aderire all’eco-schema 5 che prevede un contributo di 500 euro/ha (quest’anno è stato più elevato a causa della scarsità di domande) e un minimo di 250 euro/ha.

La semina delle mellifere comporta innanzitutto la necessità di scegliere tra un elenco di specie, che riportiamo qui di seguito, e di seminare almeno due specie.

Le risposte alle domande più frequenti

Poiché la normativa è alquanto complicata, riportiamo le risposte ad alcune delle principali domande che pongono gli agricoltori.

1) Le colture nettarifere e pollinifere devono rimanere in campo dal 1° marzo al 30 settembre, cioè fino al completamento della fioritura. Le date sono vincolanti indipendentemente dal ciclo delle colture che si seminano?
La semina della coltura può essere fatta anche ad aprile (per esempio per un girasole) o essere già in campo prima del 1° marzo. L’importante è che le piante completino la fioritura entro il 30 settembre.

2) Dopo il 1° ottobre cosa si può fare sulle superfici investite dalle colture mellifere?
Le colture mellifere possono essere interrate, sovesciate e successivamente si può seminare una coltura principale anche su sodo. Ma la fioritura deve essere terminata.

3) È vero che non si può seminare solo una specie nettarifera o pollinifera?
Sì, l’eco-schema 5 prevede che si ottiene il premio solo se si seminano miscugli, minimo di due colture, ma è consigliato almeno un miscuglio di 6-7 specie  o comunque di multipli di tre) a fioritura scalare, per favorire l’attività delle api che devono trovare sempre alimento nel corso dei mesi di vegetazione.

4) Come ci si deve regolare se le mellifere vengono invase da infestanti?
Non è consentito l’uso della chimica, quindi ci si deve limitare, se occorre, al diserbo meccanico.

5) Ci sono limiti alle superfici da dedicare alle mellifere?
No, non ci sono limiti massimi. Vige solo il limite minimo di 0,25 ettari.

6) Si possono seminare mellifere nell’interfila, per esempio di una carciofaia?
No, perché le mellifere devono occupare solo superfici a seminativo.

7) Ci sono regole da rispettare nelle larghezza di semina?
La copertura vegetale dedicata di piante nettarifere e pollinifere, spontanee o seminate, deve occupare una superficie minima di almeno 0,25 ettari contigui, con una larghezza minima di 20 metri e una distanza da 3 a 5 metri (detta “fascia di rispetto”) da colture limitrofe coltivate.

8) La fascia di rispetto (variabile da 3 a 5 metri) viene inserita nel pagamento dell’eco-schema 5?
Sì, ma solo fino al limite dei 5 metri.

9) Anche in regime di colture biologiche è necessaria la fascia di rispetto?
No. Se l’azienda è certificata biologica, non deve prevedere la fascia di rispetto.

10) La fascia di rispetto deve essere una superficie non produttiva?
Sì. Nella fascia di rispetto non si può coltivare nulla, e può essere rappresentata anche da una siepe, una strada, eccetera.

11) È possibile a fine fioritura raccogliere le piante mellifere?
Assolutamente no. Si tratta di colture a perdere che non possono essere asportate e nemmeno commercializzate.

12) L’eco-schema 5 è un impegno annuale?
Sì, è un impegno annuale, quindi dopo il primo anno si può interrompere; anche se dal punto di vista ambientale, sarebbe bene continuare per più anni.

13) Si può usare qualsiasi tipo di seme o solo seme certificato?
Si può usare anche seme non certificato, quindi di produzione aziendale, a patto che la specie rientri nell’elenco pubblicato.

14) Un’azienda biologica non trova semente bio di nettarifere e pollinifere. Come si deve comportare?
Può chiedere una deroga a livello regionale agli uffici preposti.

15) Se si sceglie una mellifera pluriennale, va riseminata ogni anno?
No, se è poliennale non è necessario la risemina e si incassa il premio ogni anno, sino al mantenimento della copertura vegetale dedicata.

16) Come mai, nelle dimensioni della superficie a mellifere, si parla solo di 20 metri di larghezza? E la lunghezza?
Date le caratteristiche anguste e irregolari dei campi italiani, non si è voluto dare un ulteriore vincolo anche in lunghezza. L’importante è rispettare il minimo di superficie, che è di 0,25 ettari.

17) La superficie a mellifere deve occupare una sola superficie o può essere frazionata?
La semina può essere effettuata su porzioni diverse e in diverse localizzazioni. L’importante è che si rispetti sempre la dimensione minima per ciascuna parcella di 0,25 ettari.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Giuseppe

    28 Novembre 2023 at 11:36 pm

    Non ho capito bene, in un uliveto posso coltivare anche piante mellifere??

    Rispondi

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