Spandiconcime di precisione: la tecnologia aiuta l’agricoltura
[blockquote style=”1″]La Commissione europea ha stimato in circa 1 milione di tonnellate all’anno, pari a oltre 500 milioni di euro, la quantità di azoto che non va a bersaglio a causa di modalità applicative inadeguate. È quindi bene correre ai ripari non solo per i danni ambientali, ma anche per l’impennata nei costi dei concimi che si è verificata negli ultimi anni. Su un campione di spandiconcime testati in diverse aziende della pianura padana, l’80% delle attrezzature presenta un coefficiente di variazione della dose distribuita maggiore del 20% e le differenze tra dose distribuita e dose prefissata sulla metà delle macchine, sia superiore al 20%.[/blockquote]
Così l’agronomo Roberto Bartolini introduceva il suo articolo “Spandiconcime, meglio puntare sui modelli a due dischi” pubblicato su Il Nuovo Agricoltore lo scorso 22 luglio. Riprendendo le sue parole, intendiamo offrire un approfondimento sugli spandiconcime Kverneland più adatti per gli agricoltori italiani.
Le attrezzature di distribuzione
[row][third_paragraph]
[/third_paragraph][paragraph_right]
Per migliorare la distribuzione dei concimi occorre impiegare solo spandiconcime a due dischi equipaggiati con sistemi elettronici avanzati, per il controllo sulla larghezza di lavoro e sulla effettiva quantità di prodotto applicata. Proprio come quelli prodotti da Kverneland Group.
Negli ultimi anni gli spandiconcime a due dischi hanno potuto beneficiare di notevoli miglioramenti costruttivi, con un aumento della capacità di lavoro e del flusso del concime dalla tramoggia verso il sistema di distribuzione che permette di ottimizzare la caduta del fertilizzante sul disco distributivo.
[/paragraph_right][/row]
È bene orientarsi su attrezzature dotate di sistemi di regolazione della lunghezza delle alette, per far si che il granulo di concime stia per più tempo sul disco e possa così aumentare la sua energia cinetica e quindi la sua lunghezza di gittata.
Kverneland Accord Exacta EL – CL – HL – TL
Il sistema di spandimento Centre Flow
[row][double_paragraph]
[/double_paragraph][double_paragraph]
[/double_paragraph] [/row]
Il sistema Easy Set
Il sistema Exact Line
[row][double_paragraph]
[/double_paragraph][double_paragraph]
È il dispositivo per lo spandimento a bordo campo.
Le palette regolabili assicurano la giusta applicazione del concime a bordo campo.
[/double_paragraph] [/row]
Sistemi di controllo
Exacta Remote: iI controllo elettrico della distribuzione
Con questo sistema è possibile controllare tutte le funzioni dello spandiconcime direttamente dalla cabina del trattore a partire dall’arresto e chiusura dell’operazione di spandimento. Consente anche di regolare il flusso di fertilizzante anche in movimento ed è possibile escludere elettricamente uno dei dischi e continuare a lavorare con uno solo.
Exacta Speed: iI controllo elettronico della distribuzione
Permette distribuzioni ancora più accurate, con la possibilità di aumentare la velocità mentre tutti i dettagli di spandimento rimangono in memoria sino a 40 diverse parcelle. Regolazione del dosaggio indipendente su ogni disco, sensore di velocità.
Tellus, terminale universale
[row][double_paragraph]
Il primo sistema a essere pienamente compatibile con Isobus standard Iso 11783.
Può controllare tutte le attrezzature purché Isobus compatibili, con una rapida connessione tra trattore e attrezzo.
Monitor touch screen e possibilità di scambio dati.
[/double_paragraph][double_paragraph]
[/double_paragraph] [/row]
Vicon Rotaflow RO a doppio disco
Il concime viene depositato in un vano al centro del disco che gli consente di arrivare sulle palette di spandimento senza subire urti e frammentazioni. Otto pale speciali garantiscono uno spandimento da 9 a 45 metri di larghezza. Il doppio sistema di sovrapposizione offre una superiore qualità di distribuzione. L’uso di dischi piatti permette uno spandimento perfettamente orizzontale, costante e uniforme che fa risparmiare prodotto mandandolo tutto a bersaglio. Anche se lavora in pendenza, il concime è sempre in contatto diretto con le pale e sempre nello stesso punto, evitando la formazione di strisce.
Registrazione dei dischi
Il sistema Flow Pilot su ogni disco semplifica le operazioni di regolazione e l’apertura e chiusura idraulica dei dischi con tre dispositivi per ogni piatto, garantendo un flusso preciso e costante del concime dalla tramoggia ai dischi di spandimento.
Modello RO-EDW
Vicon Superflow, a tubo oscillante
Il tubo, muovendosi alternativamente a destra e a sinistra ma mai in avanti, e comunque sempre a corta distanza dalla parte posteriore della macchina, permette che l’influenza del vento sia insignificante. Il movimento pendolare del tubo fa sì che la quantità di concime sia sempre identica in entrambi i lati con una eccellente copertura della superficie trattata. L’agitatore assicura un regolare trasporto del concime dalla tramoggia al tubo di spandimento e il profilo di spandimento a cono garantisce una ottimale sovrapposizione dello spettro di distribuzione.
Occhio all’acquisto del fertilizzante
A questo proposito si richiama l’attenzione da porre al momento dell’acquisto dei fertilizzanti, evitando prodotti con pessime caratteristiche granulometriche che determinano una scarsa uniformità distributiva. Inoltre, è fondamentale saper regolare bene la macchina prima di entrare in campo.
L’importanza dei controlli elettronici
In moltissimi casi viene distribuita in campo una dose di concime diversa da quella prevista, e per evitare questo inconveniente è bene disporre del controllo elettronico di due variabili di base per un’ottimale distribuzione, che sono la quantità di concime che esce e la velocità di avanzamento del cantiere. È bene quindi che lo spandiconcime sia dotato di pesa in continuo e rilevatori della velocità di avanzamento che monitorano queste due parametri fondamentali e il loro variare inevitabile nella pratica di campo, trasmettendo i dati a un computer che gestisce in continuo il flusso di concime. Dunque il doppio piatto e questa tecnologia assicurano il costante mantenimento dell’omogeneità di distribuzione al mutare delle condizioni di lavoro, semplificando notevolmente l’operatività dell’agricoltore
La distribuzione a dose variabile del concime
Questa pratica deve necessariamente partire dai dati espressi nelle mappe di raccolta realizzate con sistemi informatici di rilevazione, che vengono montati sulla mietitrebbia e che indicano le rese, l’umidità del prodotto e alcuni parametri qualitativi riferiti ai singoli appezzamenti. Si scopre così quanto prodotto si è perso per effetto della variabilità del campo, su quali superfici si è raccolto di meno o di più e come si distribuisce in tutta l’azienda la variabilità produttiva.
Si creano delle vere e proprie mappe, dove la sfumatura più o meno intensa dei colori evidenzia le zone difficili dove l’anno successivo si potrà intervenire con il nuovo piano di concimazione, aumentando o diminuendo la dose di concime. Infatti, nelle zone dove la resa è bassa, non è detto che l’aumento della dose di concime automaticamente porti a un innalzamento delle rese, perché il difetto potrebbe essere intrinseco alla tipologia di suolo. In questo caso nelle zone critiche è consigliabile effettuare un’analisi chimica e fisica del terreno per capire quali possono essere i fattori limitanti la produttività.
Le mappe di prescrizione
Una volta definita la strategia operativa partendo dalle mappe di raccolta, si va in campo effettuando una distribuzione del concime diversificata a seconda degli appezzamenti. In questo caso è necessario dotare la trattrice di un sistema di navigazione integrato con il comando del distributore dello spandiconcime. Questo dispositivo, che rende la macchina capace di effettuare la distribuzione a rateo variabile
[toggles title=”FOCUS: L’agricoltura intelligente di Kverneland Group”]I sistemi Kverneland per l’agricoltura di precisione applicati agli spandiconcime: clicca qui per saperne di più sul GEOSpread.[/toggles]
Un terminale che fa scuola
[row][double_paragraph]
[/double_paragraph][double_paragraph]
Un gruppo importante a livello mondiale come Kverneland, uno dei membri fondatori dell’AEF (Federazione dell’elettronica in agricoltura) è particolarmente impegnato nello sviluppo e nella promozione della tecnologia Isobus nell’industria della meccanizzazione agricola.
[/double_paragraph] [/row]
Tutti i maggiori gruppi di trattori e costruttori di attrezzature sono associati all’AEF, e così sempre più trattori escono dagli stabilimenti come certificati Isobus. Quindi, in vista di nuovi acquisti, si consiglia all’imprenditore agricolo che vuole essere al passo coi tempi di investire su macchine e attrezzature Isobus, per avere a portata di mano la più moderna agricoltura di precisione.
Isomatch Tellus è stato il primo terminale al mondo prodotto da Kverneland che può comunicare con tutte le macchine, anche di altre marche purché siano Isobus, predisposto per la guida satellitare. Il sistema touchscreen è molto semplice e di uso immediato, e è provvisto di due schermate che permettono di seguire contemporaneamente le performance di entrambi gli attrezzi abbinati al trattore, oppure di avere la visione di quello che fa l’attrezzatura e di quello che succede sull’intera superficie ove si opera.
[row][paragraph_left]
Un ulteriore perfezionamento si ottiene abbinando la telecamera Isomatch Eye al Tellus senza avere la necessità di un altro terminale in cabina.
In questo modo l’operatore può avere una visione ancora più completa dell’attrezzo al lavoro solo guardando lo schermo del Tellus.
La telecamera è un aiuto prezioso soprattutto quando si hanno attrezzature molto ingombranti.
[/paragraph_left][third_paragraph]
[/third_paragraph][/row]
Ormai “la precisione” è una tecnologia matura che vanta sistemi collaudati, e sono stati eliminati anche alcuni difetti che ne avevano limitato nei primi tempi la diffusione. Il Gps fornisce una azione tracciante continua che può essere utilizzata ovunque e permette di lavorare con accuratezza in tutte le condizioni climatiche. Il trattore trova la sua strada anche al buio. Il Gps può essere installato su qualsiasi trattore e ha un’accuratezza nella misurazione di circa 3 metri.
Il secondo passo avanti nella precisione si ottiene con il sistema satellitare addizionale DGPS che raggiunge un’accuratezza di circa 50 cm. La massima precisione si ottiene al momento con il sistema ormai largamente diffuso chiamato RTK-GPS, che lavora tramite segnali ricevuti da una stazione locale di riferimento. L’accuratezza in questo caso raggiunge i 2,5 cm e quindi è la soluzione ideale e specifica per effettuare con assoluta accuratezza operazioni di semina, ma anche, come vedremo in articoli successivi, di distribuzione dei concimi e degli agrofarmaci.