Agricoltura biologica e rotazione colture, gli obblighi da rispettare

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Come abbiamo spiegato in un precedente articolo, dal 2024 gli agricoltori che aderiscono alla Pac saranno obbligati a cambiare coltura una volta all’anno sulla medesima particella. Tra le eccezioni a questo obbligo ci sono però le aziende biologiche, che tuttavia debbono rispettare anch’esse la rotazione colturale, secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale n. 229771 del 20 maggio 2022.

Cosa prevede il decreto

Colture seminative, orticole non specializzate e specializzate in pieno campo possono tornare sullo stesso appezzamento dopo almeno due cicli di colture principali di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa, coltura da sovescio o maggese. Quest’ultimo con una permanenza sul terreno non inferiore a 6 mesi.

Le deroghe

Sono previste le seguenti deroghe:

  • Un cereale autunno-vernino può succedere a sé stesso o a un altro cereale autunno-vernino per un massimo di due cicli colturali, che devono essere seguiti da almeno due cicli di colture principali di specie differenti, almeno uno dei quali destinato a leguminosa, coltura da sovescio o maggese. Quest’ultimo con una permanenza sul terreno non inferiore a 6 mesi.
  • Il riso può succedere a se stesso per un massimo di tre cicli seguiti almeno da due cicli di colture principali di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa.
  • Gli ortaggi a foglia a ciclo breve possono succedere a loro stessi al massimo per tre cicli consecutivi. Successivamente ai tre cicli, segue almeno una coltura da radice/tubero oppure una coltura da sovescio.
  • Le colture da taglio non succedono a se stesse. A fine ciclo colturale, della durata massima di 6 mesi, la coltura da taglio è interrata e seguita da almeno una coltura da radice/tubero oppure da un sovescio.

Le colture da sovescio

La coltura da sovescio è considerata coltura principale quando prevede la coltivazione di una leguminosa, in purezza o in miscuglio, che permane sul terreno fino alla fase fenologica di inizio fioritura prima di essere sovesciata, e comunque occorre garantire un periodo minimo di 90 giorni tra la semina della coltura da sovescio e la semina della coltura principale successiva.

Tutte le valutazioni di conformità delle sequenze colturali devono essere svolte tenendo conto dell’intero avvicendamento; le sequenze colturali che prevedono la presenza di una coltura erbacea poliennale (per esempio l’erba medica) sono ammissibili.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • Barbara

    23 Novembre 2022 at 10:42 am

    Salve, vorrei fare un esempio di rotazione colturale SU MEDESIMO APPEZZAMENTO per un’azienda biologica:
    Primo anno 2019/2020 GRANO DURO
    Secondo anno 2020/2021 TRIFOGLIO INCARNATO trebbiato a giugno, seguito da preparazione MAGGESE mantenuta per almeno 6 mesi
    Terzo anno 2021/2022 Semina invernale GRANO DURO
    Quarto anno 2022/2023 GRANO DURO
    Quinto anno 2023/2024 TRIFOGLIO INCARNATO
    Sesto anno 2024/2025 LUPINELLA
    Settimo anno 2025/2026 GRANO DURO
    Ottavo anno 2026/2027 ERBAIO MISTO TRIFOGLIO E AVENA
    Nono anno 2027/2028 ERBAIO DI TRIFOGLIO
    Grazie per l’aiuto che vorrete darmi.

    Rispondi

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