Nuova Pac, mais su mais e grano su grano vietati dal 2024

In questi giorni gli agricoltori stanno decidendo cosa seminare per la campagna 2022/2023, ma nel farlo bisogna tenere conto di che cosa accadrà a partire dal 1° gennaio 2024.
La nuova Pac parte dal 1° gennaio 2023 con alcune deroghe, tra le quali la cancellazione del divieto di monosuccessione sulla stessa parcella per concedere un po’ di libertà, dal momento che siamo sempre più deficitari di cereali e oleaginose. Ma dal 1° gennaio 2024 non sarà più possibile, sulla stessa parcella, applicare la monosuccessione, come per esempio mais su mais o grano duro (e tenero) su grano duro, perché appartengono allo stesso genere. Lo stesso vale per la veccia, il favino e la fava, che sono tutti e tre del genere Vicia.
Ammessi grano-orzo e loietto-mais
Sarà invece possibile la rotazione grano-orzo, perché appartengono a generi diversi e quindi consentono di obbedire al cambio di coltura.
Per le aziende zootecniche che seminano loietto a novembre e mais da insilato o da granella in primavera, non ci sono problemi perché viene rispettato il cambio di coltura in quanto appartenenti a generi diversi.
Le esenzioni dall’obbligo di rotazione
Teniamo conto che dall’obbligo di rotazione (in vigore, come detto, dal 1° gennaio 2024) sono esentate:
- le aziende agricole i cui seminativi sono utilizzati per più del 75% per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio o da prati permanenti;
- le aziende agricole che coltivano colture sommerse come il riso;
- le aziende agricole con una superficie a seminativi fino a 10 ettari;
- le aziende agricole certificate biologiche;
- le aziende agricole ricadenti in aree montane
La verifica dell’avvenuto rispetto dell’obbligo di rotazione verrà effettuata nel 2025, sulla campagna 2024.