Agricoltura, essere innovatori e produrre tanto è solo una questione di testa

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Torniamo ancora sull’argomento, perché il problema dei nostri seminativi sta tutto qui. Dove? Nella testa degli agricoltori che, ripetiamo ancora una volta, frequentiamo da quarant’anni e verso i quali nutriamo rispetto e riconoscenza per tutto quello che fanno. Se ci sediamo a tavola tre volte al giorno, lo dobbiamo solo a loro. Premessa finita, tanto per mettere le cose in chiaro.

Se hai una terra buona e tanti ettari ma non sei imprenditore, cioè non ragioni e non operi in un certo modo, non guadagni. Se hai una terra così e così e pochi ettari, ma non sei imprenditore, non guadagni ugualmente. Quindi, è solo questione di “testa”! Per questo torniamo ancora una volta a trovare Luciano Lanza a Roverbella (Mantova), che a nostro avviso impersona la figura ideale per portare avanti il nostro ragionamento e vedere se c’è qualcuno, tra coloro che fanno seminativi, che comincia a mettersi un po’ in discussione.

Non si può dire che Lanza sia un latifondista, perché ha una quarantina di ettari, così mettiamo in pace tutti coloro che sono convinti che solo dai 100 ettari in su si possano fare certe cose. Lanza coltiva principalmente mais, ma anche un po’ di frumento e di soia tanto per diversificare come chiede la Pac. Non lo finanzia nessun altro. Vive e investe in tecnologie innovative e utili con quello che tira su dalle sue produzioni. Che sono record, e non perché è fortunato, ma perché si applica, è curioso, sperimenta, si informa, prova e riprova le novità, insomma non è mai contento dei risultati ottenuti. Il suo motto è: “Si può fare sempre meglio“. E così dopo 17 anni ha sostituito la vecchia barra da diserbo perché voleva più automazione e più precisione e anche semplificare alcune operazioni un po’ noiose, come per esempio i lavaggi. Per questo, Lanza ha scelto la iXter B di Kverneland, richiedendo una piccola modifica per adattarla al meglio al suo sistema di semina che, per tutte le colture, prevede interfila a 45 cm.

Nel video qui di seguito, Lanza ci racconta le sue prime impressioni sul nuovo acquisto. «È più facile da usare che da spiegare», dice soddisfatto.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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