Erba medica di alta qualità con un cantiere all’avanguardia: il progetto di Agrievo
Sebastiano Bongiovanni e Giampiero Aroldi di Agrievo a Casalmaggiore (Cremona) si sono sempre distinti per essere agricoltori e contoterzisti innovatori, sul fronte agronomico e della meccanizzazione, con un dinamismo decisionale che cerca di anticipare sempre le esigenze del mercato. «Su qualsiasi progetto innovativo – dice Bongiovanni – se si parte per tempo si ha sempre un margine di vantaggio sugli altri che seguono. La nostra filosofia aziendale è sempre stata quella della diversificazione delle attività puntando sulla massima professionalità possibile e sulle alte tecnologie. È stato così con l’adozione delle attrezzature Kverneland per la minima lavorazione del terreno e per lo strip-till, anche abbinato alla distribuzione del digestato e alla semina contemporanea, con i sistemi satellitari, con le barre di semina e con le seminatrici da sodo, lo spandiconcime GEOSPREAD, la botte del diserbo e tante altre macchine sempre targate Kverneland. Ora tocca alle foraggere».
Come si concretizza il nuovo progetto sulle foraggere? Ce lo spiega lo stesso Bongiovanni: «Siamo partiti tre anni fa con l’idea di diminuire il nostro impegno sul pomodoro per puntare a diversificare con l’erba medica e abbiamo studiato e testato questa coltura sotto l’aspetto agronomico e del mercato. Ci siamo resi conto che c’è una buona domanda da parte di molte stalle di erba medica di alta qualità. Non c’è dubbio che ci sia tanto prodotto in giro, ma quello di alta qualità è raro e assai ricercato. Quindi da quest’anno abbiamo messo a medica un centinaio di ettari, tra la nostra terra e quella di alcuni nostri clienti, e soprattutto ci siamo attrezzati con un cantiere targato Vicon – falciatrice, voltafieno, andanatore e rotoimballatrice di altissima tecnologia – che ci assicura massima resa e massimo rispetto della qualità di quello che andremo a raccogliere».




Ma il cantiere non finisce qui: «Nel nostro centro aziendale – annuncia Bongiovanni – tra pochi giorni verrà installato un impianto di essiccazione, perché non ci fermiamo alla coltivazione e alla raccolta ma vogliamo valorizzare al massimo l’erba medica raccolta. Dotati di questo impianto, in futuro potremo pensare di dedicarci anche ad altre foraggere oltre la medica».
Il mondo corre veloce, anche quello agricolo, e per reggere bene sui conti occorre essere pronti a cambiare strategia rapidamente e adattarsi con professionalità e impegno a diversificare, per cogliere le tantissime opportunità che proprio un mercato dinamico offre a tutti.

Roberto Bartolini
Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.
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