Grano duro sotto contratto e a mercato libero: costi e ricavi a confronto per decidere cosa fare in autunno

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Lo abbiamo sempre scritto: la convenienza dei contratti di coltivazione del grano duro va valutata almeno in cinque anni, cioè nel medio periodo. Quest’anno chi ha sottoscritto un contratto in presemina nel 2015 non ha subito lo scotto del crollo delle quotazioni, ma se guardiamo i ricavi degli ultimi cinque-sei, anni il conto economico è stato sempre superiore a coloro che vendono a spot.

Riportiamo due esempi della campagna 2015/2016 che si riferiscono a due aziende agricole del foggiano, una che ha seguito il contratto di coltivazione e l’altra che è andata sul libero mercato.

Conto economico in filiera Grano Armando, Foggia (dati in euro/ha)

Ricavi: 52 ql/ha x 28 euro/ql (+iva 4%) = 1514,24

Costi:

Preparazione terreno 90
Semina 80
Seme (2,2 ql/ha x 65 euro/ql) 143
Concimazione pre-semina 30
Entec 25-15 (2 ql/ha x 43 euro/ql) 86
Concimazione in copertura 30
Entec 46 (2 ql/ha x 43 euro/ql) 86
Trattamento fungicida 30
Fungicida 45
Diserbo post-emergenza 30
Diserbanti 60
Mietitrebbiatura 80
TOTALE 790

 

UTILE DI GESTIONE: 724,24

La scelta del percorso tecnico di produzione e dei mezzi tecnici è dettata dal disciplinare di produzione Grano Armando che l’agricoltore deve seguire, e che si rivela ideale per avere un’ottima resa a ettaro e soprattutto il contenuto proteico previsto dal contratto.

Conto economico in libero mercato, Foggia (dati in euro/ha)

Ricavi: 55 ql/ha x 18 euro/ql (+iva 4%) = 1029,60

Costi:

Preparazione terreno 90
Semina 35
Seme (2 ql/ha x 57,2 euro/ql) 114,4
Prima concimazione di copertura 16,5
Urea agricola 46% (1,5 ql/ha x 36,4 euro/ql) 54,6
Diserbo post emergenza 16,5
Diserbanti 60
Seconda concimazione di copertura 16,5
Nitrato amm.co 34% (1,5 ql/ha x 36,4 euro/ql) 54,6
Trattamento fungicida 38,5
Mietitrebbiatura 55
TOTALE 586,1

 

UTILE DI GESTIONE: 461,5

(fonte delle tabelle: Terra e Vita n.36/2016)

I dettagli del contratto Grano Armando

Il contratto Grano Armando viene stipulato da anni con il pastificio De Matteis Agroalimentare, che per il prodotto raccolto nel 2016 aveva fissato un prezzo di 28 euro/ql + iva 4% per un contenuto di proteine superiore al 14,5%, e di 28,5 euro/ql per un contenuto proteico di 15,5%. Nel caso di un prezzo di mercato superiore al prezzo minimo garantito in pre-semina, il contratto prevede un “premio qualità” pari al 6% sul prezzo di mercato per grano duro con proteina maggiore del 14,5% e del 10% per grani con proteine superiori al 15,50%. Nel caso in cui il contenuto proteico sia inferiore, il contratto prevede comunque un prezzo minimo garantito.

Seguendo il disciplinare di produzione con la semina della varietà Marco Aurelio, la produzione media di 52 ql/ha con il 14,5% di proteine è stata facilmente raggiunta anche nel 2016, con un utile di gestione che è da anni più che soddisfacente.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


4 commenti

  • Giuseppe D'Addario

    12 Settembre 2016 at 12:17 pm

    Dubito che nel primo caso, ossia Conto economico in filiera Grano Armando, si riesca a fare oltre 14.5 di proteine, analizzando il quadro delle concimazioni, mentre mi sembra molto più bilanciata la seconda del Conto economico in libero mercato.

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    • Roberto Bartolini

      13 Settembre 2016 at 9:21 am

      Gentile collega, deve tenere presente che l’agricoltore ha utilizzato la linea Entec, quindi i cosiddetti concimi speciali a lento rilascio, che hanno peculiarità completamente diverse dai comuni fertilizzanti e che sono previsti nel disciplinare di produzione del Grano Armando. Le assicuro che il contenuto proteico indicato è veritiero.
      Vive cordialità.

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  • Giuseppe D'Addario

    13 Settembre 2016 at 10:50 am

    Mi perdoni, la mia non vuole essere una polemica anche perché in questo articolo non si discute di concimazione, ma una semplice constatazione, nel senso che in copertura è d’obbligo la nitratura (20-30 kg N) nella fase di post botticella se si vogliono fare proteine; nel caso in oggetto posso ipotizzare che l’unica concimazione di copertura effettuata, sia stato somministrato l’entec leggermente più tardi tenendo conto della già concimazione alla semina e di un inverno abbastanza mite e che alla luce dei buoni risultati ottenuti, impostando meglio il piano di concimazione, l’agricoltore avrebbe potuto avere delle performance migliori. Le rinnovo i complimenti per questa vetrina di dibattito e confronto fra operatori del settore.
    Cordiali saluti

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    • Roberto Bartolini

      14 Settembre 2016 at 10:19 am

      Gentile D’Addario, la ringrazio per la precisazione e sono d’accordo con lei che i margini per migliorare ci sono sempre! Un caro saluto e grazie per l’attenzione.

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