Pac, l’Europa non ha cancellato l’obbligo di rotazione

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Dopo le vibranti proteste degli agricoltori, l’Europa ha deciso di fare marcia indietro su alcuni vincoli della condizionalità rafforzata, come per esempio l’obbligo di lasciare non coltivato il 4% dei terreni a seminativo e di cambiare genere botanico sulla singola particella iscritta alla Pac. Sul primo punto, il 4% della BCAA 8, ci siamo già espressi in un nostro precedente articolo. Oggi invece affrontiamo l’altra norma, la BCAA 7 sull’obbligo di rotazione, ben più invasiva sulle scelte agronomiche 2024-2025.

Se leggiamo attentamente il documento della Commissione europea, osserviamo che non è stato cancellato l’obbligo di rotazione, bensì si è data facoltà ai singoli Stati membri di consentire la diversificazione delle colture per soddisfare la BCAA 7. Al momento l’Italia e il nostro Ministero dell’agricoltura non si sono ancora pronunciati con nessun documento ufficiale sulla possibilità di sostituire l’obbligo di rotazione, ancora in vigore, con il più praticabile avvicendamento (che ripropone di fatto il vecchio greening). Ma gli agricoltori devono conoscere per tempo se nelle prossime campagne 2025, 2026 e 2027 l’obbligo di rotazione verrà sostituito o meno con l’avvicendamento e se effettivamente il provvedimento varrà sino alla fine dell’attuale Pac. Quindi sarebbe opportuno non perdere altro tempo per pubblicare in Gazzetta ufficiale la deroga alla BCAA7, possibilmente già prima della presentazione della prossima domanda Pac 2024.

Si ritorna al vecchio greening

Tanto per riassumere, l’avvicendamento che riproporrebbe le regole del vecchio greening consiste nelle seguenti regole:

  • Se la superficie di seminativi di un’azienda è compresa tra 10 e 30 ettari, la diversificazione delle colture consiste nella coltivazione di seminativi di un’azienda con almeno due colture diverse. La coltura principale non supera il 75% di detti seminativi.
  • Se la superficie di seminativi di un’azienda è superiore a 30 ettari, la diversificazione delle colture consiste nella coltivazione di seminativi di un’azienda con almeno tre colture diverse su tale superficie.

La coltura principale non occupa più del 75% e le due colture principali non occupano insieme più del 95% di tali seminativi.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


5 commenti

  • Luca

    22 Aprile 2024 at 1:54 pm

    In tal caso ad una azienda zootecnica zona parmigiano con prevalenza di medica come si comporta? visto che nel greening non vi era l’esenzione dal rispetto con oltre il 75% di foraggere come è invece per la bcaa7 attuale.
    Grazie

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  • Pascal

    22 Aprile 2024 at 8:56 pm

    Da non madrelingua italiana, ho sempre inteso avvicendamento come sinonimo di rotazione. A quanto pare non è così…colpa mia ! Siamo sicuri che sia chiaro per gli italiani de soca?

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  • Berselli franco

    23 Aprile 2024 at 9:07 am

    Grazie per la disponibilità e le informazioni commenti ecc buonagiornata

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  • Mitta

    23 Aprile 2024 at 10:27 am

    Siamo persi. Chi ha partecipato alla stesura del programma comunitario non capisce niente di agricoltura. Questi ci prendono in giro.

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  • Morrone michele

    23 Aprile 2024 at 2:59 pm

    Interessante

    Rispondi

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