Terzo anno di Kverneland Academy sul mais: minima e precisione a confronto con aratura
Kverneland Academy e Università di Perugia (equipe di lavoro diretta da Angelo Frascarelli) hanno dato avvio al terzo anno di prove in pieno campo nell’azienda “Valentini Luigi” di Roncoferraro (Mantova) insieme ai partner Bayer, Dekalb, Scam e la ditta Speziali Antenore.
Il coordinamento agronomico delle prove è affidato a Bruno Agazzani, agronomo della ditta Speziali Antenore di Roncoferraro.
Le prove di confronto avranno come protagonisti il mais, con una varietà dedicata alla filiera agroalimentare e tre tipologie di lavorazione (aratura, minima e strip-till) con tre livelli di precisione (0= nessun sistema; 2= dose variabile di seme e dose fissa di concime; 3= dose variabile di seme e di concime).
Le mappe di prescrizione per determinare le dosi variabili faranno riferimento per il concime alla mappatura del terreno effettuata da Agrisoing e per il seme al sistema Climate Field View di Bayer.
Visto il successo economico raggiunto lo scorso anno dall’applicazione di minima lavorazione abbinata alle dosi variabili di mezzi tecnici (vedi articolo), quest’anno abbiamo voluto inserire una nuova prova che consiste nel variare sia il numero di piante sia la quantità di concime sempre sulla base delle differenti caratteristiche del terreno punto per punto.
Di seguito il reportage delle tre lavorazioni per la preparazione del letto di semina.
Aratura ed erpicatura
Minima lavorazione
Strip-till o lavorazione a strisce
Video minima lavorazione con CTC
Video strip-till con Kultistrip
fonte: Kverneland Group Italia