Agromeccanici, quali strategie per far recuperare reddito agli agricoltori

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Minime lavorazioni del terreno al posto delle arature, semine di precisione sulla base di mappe di prescrizione satellitari, interramento agronomico di letami e digestati, colture di copertura per aumentare la fertilità del terreno, attrezzature che annullano lo spreco di concimi e agrofarmaci: sono le innovazioni che gli agromeccanici mettono in campo per far recuperare alle aziende agricole una parte di redditività che viene erosa dal taglio dei pagamenti comunitari. Se ne parlerà nel corso di un incontro che avrà come protagonista l’agronomo Roberto Guidotti di Cai (Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani), il 2 dicembre alle ore 15 presso il padiglione 1 delle Fiere internazionali zootecniche di Cremona, organizzato da Kverneland Group Italia in collaborazione con il suo concessionario Battini Agri.

Perché le minime lavorazioni?

Potete pensarla come volete, ma una cosa è certa: l’humus si forma a profondità ridotta ed è per questo che le minime lavorazioni, anno dopo anno, hanno sempre più successo. Senza considerare che i costi diminuiscono, grazie alla semplificazione dei cantieri di lavoro. In sostanza, i costi sono sotto controllo per tre motivi:

  • Macchine con più ranghi di utensili operanti in sequenza affinano il terreno evitando passaggi successivi;
  • I trattori sono dotati di pneumatici ad alto galleggiamento;
  • Il costo di preparazione del terreno si riduce senza incidere sulla resa nel tempo.

Dunque, l’impiego intensivo delle macchine su ampie superfici consente agli agromeccanici di lavorare a costi competitivi.

Il costo dei concimi minerali non scenderà più di tanto, quindi è bene utilizzare al meglio quella fantastica risorsa “naturale” rappresentata da liquami e digestati. Ma attenzione: basta effettuare spandimenti in piena aria, magari quando fa buio così occhio non vede. Al contrario, occorre praticare la somministrazione, cioè l’utilizzo agronomico. Somministrare significa dare qualcosa di necessario o utile:

  • Distribuzione su coltura in atto
  • Interramento contemporaneo
  • Vincoli normativi (ZVN, PUA, calendari)
  • Fertilizzazione mirata

La georeferenziazione e la distribuzione a rateo variabile sono una strada obbligata, sicura e tracciabile.

Semine veloci per i secondi raccolti

La nuova Pac, introducendo il vincolo di rotazione sulla singola particella di terreno, favorirà le colture di secondo raccolto che vanno seminate con grande tempestività, evitando di disperdere la umidità del terreno, che in estate non abbonda. Ecco allora che occorrono cantieri di un certo tipo, che verranno illustrati da Sandro Battini (direttore commerciale di Kverneland Group Italia) nel corso dell’incontro-dibattito del 2 dicembre 2022.

Chi paga i servizi dell’agricoltura 4.0?

Infine il grande tema dell’agricoltura 4.0: gli agromeccanici sono pronti, ma sono pochi gli agricoltori disposti a pagare qualcosa di più per questo servizio. Cosa fare allora per incentivare la diffusione dell’agricoltura di precisione? Venite a dire la vostra alle Fiere zootecniche di Cremona il 2 dicembre al padiglione 1 alle ore 15.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


Un commento

  • ANDREA D'IPPOLITI

    4 Dicembre 2022 at 2:00 pm

    SALVE. ALLA DOMANDA: gli agromeccanici sono pronti, ma sono pochi gli agricoltori disposti a pagare qualcosa di più per questo servizio. Cosa fare allora per incentivare la diffusione dell’agricoltura di precisione? Venite a dire la vostra alle Fiere zootecniche di Cremona…. vorrei, forse a nome di tanti che non erano presenti, Sapere in due righe se siete riusciti a dare una risposta. Rimarrò perplesso sino all’arrivo di una eloquente risposta. Grazie, D’Ippoliti

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