Nuova Pac, i sostegni per gli agricoltori che abbandonano l’aratura

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Si chiama “ACA3 – Tecniche lavorazione ridotta dei suoli” il nuovo pacchetto di sostegni 2023-2027 dei piani europei di sviluppo rurale, riservato agli agricoltori che si impegnano ad adottare sulle superfici a seminativo una delle seguenti azioni:

  • Azione 3.1 – Adozione di tecniche di semina su sodo / “No tillage” (NT)
  • Azione 3.2 – Adozione di tecniche di minima lavorazione / “Minimum tillage” (MT) e/o di tecniche di lavorazione a bande / strip tillage.

Nella tabella seguente riportiamo il valore dei pagamenti per ettaro suddiviso per azione 3.1 e azione 3.2 e per Regione.

Pagamenti per tecniche di lavorazione ridotta dei suoli

Legenda: Le cifre sono intese per euro/ettaro/anno. La dicitura “N.A.” significa “non attivata”.

Regioni/PPAA Azione 3.1 Azione 3.2
Abruzzo 250 160
Basilicata 300 N.A.
Campania 320 – 1067 238 – 1030
Emilia-Romagna 280 N.A.
Friuli Venezia Giulia 650 600
Lazio 200 – 992,40 200
Lombardia 450 250
Marche N.A. 250
Piemonte 180 300
Puglia 240 240
Sardegna 250 250
Toscana 340 210
Veneto 530 – 600 N.A.

Gli obiettivi e i benefici al suolo

L’intervento risponde in via prioritaria all’esigenza di favorire la conservazione del suolo attraverso la diffusione di tecniche di coltivazione che ne minimizzano il disturbo e favoriscono il miglioramento della sua fertilità. Il passaggio dalle abituali lavorazioni profonde del terreno alle tecniche di lavorazione a minori profondità o alla non lavorazione consente infatti di contrastare in modo efficace il degrado dei suoli, migliorandone la struttura e la resistenza all’erosione e al compattamento, nonché di ottimizzare l’uso delle riserve fossili e contrastare la riduzione della sostanza organica. Al contempo, l’intervento consente di aumentare la capacità del terreno di assorbire e di trattenere l’acqua, anche in termini di mitigazione, riducendo l’emissione di CO2 che si avrebbe in caso di ordinaria lavorazione del terreno, per mineralizzazione della sostanza organica.

L’adozione di pratiche agricole che concorrono a migliorare la gestione del suolo e/o prevenirne l’erosione (agricoltura conservativa) è esplicitamente prevista tra le azioni benefiche per il clima e l’ambiente indicate per l’agricoltura nel Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. L’intervento concorre quindi anche agli obiettivi della Strategia nazionale di mitigazione dei cambiamenti climatici e della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, e prevede un periodo di impegno di durata pari a cinque anni.

Le Regioni che attivano la misura

Queste sono le Regioni che attiveranno la misura:

  • Abruzzo, Campania, Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Sardegna e Toscana attivano entrambe le azioni (sodo e minima lavorazione);
  • Basilicata, Emilia-Romagna e Veneto attivano solo l’azione 3.1 (sodo).

Gli impegni aggiuntivi per ricevere l’aiuto

Per ottenere il sostegno l’agricoltore deve osservare anche alcuni impegni aggiuntivi, che possono variare da Regione a Regione.

  • Divieto di effettuare arature, ripuntature e ogni altra lavorazione che inverta gli strati del suolo (ivi comprese le vangature), incluso divieto di impiego di attrezzature dotate di organi lavoranti attivi, ovvero mossi dalla presa di potenza o da altre fonti di forza motrice;
  • Divieto di ristoppio esteso a tutti i cereali, escluse le colture sommerse;
  • Copertura del suolo attraverso il mantenimento in loco di stoppie e residui colturali, perché mantengono il terreno in buone condizioni strutturali prevenendone l’erosione, conservano e migliorano il contenuto in sostanza organica nel suolo, aumentano la capacità di assorbire e di trattenere l’acqua e determinano una mancata emissione di CO2.
  • Limiti all’uso di fertilizzanti (uso esclusivo dei fertilizzanti riconosciuti ai sensi del regolamento Ue 2019/1009) e divieto di utilizzo dei fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni di spandimento sul suolo.

Nel caso del verificarsi di condizioni pedoclimatiche avverse, sono consentite operazioni volte al decompattamento del suolo da realizzarsi secondo meccanismi autorizzativi stabiliti dalle Regioni.

Due esclusioni dall’ammissibilità in Lombardia e Marche

Per quanto riguarda i criteri di ammissibilità aggiuntivi, in Lombardia c’è l’esclusione dei terreni che hanno già beneficiato per un periodo di 5-7 anni dei premi per l’agricoltura conservativa con il Psr. Tale esclusione è motivata da quanto dimostrato in letteratura: dopo 5-7 anni di applicazione di queste tecniche, le rese produttive sono paragonabili a quelle ordinarie.

Le Marche invece hanno scelto il criterio aggiuntivo per cui le superfici ammissibili sono solo quelle biologiche certificate in base al reg. 848/2018 per massimizzare l’effetto ambientale sulle superfici.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


27 commenti

  • Annette

    6 Dicembre 2022 at 1:45 pm

    Ottimo Berto Bertone

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    • Mauro

      13 Dicembre 2022 at 5:45 pm

      La vangatura viene accomunata all’aratura, nonostante non esiste ribaltamento degli strati di suolo e non crea suola di coltivazione? Perché non si sono presi in considerazione sulla lavorazione il non rimescolamento dei profili, il miglioramento della struttura del suolo e la sua permeabilità.

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  • Antonio Lorusso

    6 Dicembre 2022 at 5:40 pm

    Sono della Basilicata non siamo pienamente d’accordo per una regione che non è una grande regione per la coltivazione .. però come grano duro siamo in prima posto

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  • luigi PIRRELLO

    6 Dicembre 2022 at 8:14 pm

    La Regione Sicilia non è presente significa che non verrà attivata.

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  • Luca

    6 Dicembre 2022 at 9:59 pm

    Vorrei sapere perché l’Umbria non ha aderito.
    Le Marche dimostrano sempre di essere sempre più avanti di noi.

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    • Francesco Arena

      7 Dicembre 2022 at 11:11 pm

      E la Calabria?Manca dall.elenco?Perchè..?

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    • Gigi

      3 Febbraio 2023 at 11:44 am

      Ma il divieto di arature è riferito all’intero anno o a periodi precisi dell’anno ?

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  • Paolo

    7 Dicembre 2022 at 12:50 pm

    Io penso che chi studia queste misure non si renda conto delle effettive motivazioni di alcune pratiche colturali esempio può essere la necessità di livellamento con controllo laser pratica impossibile senza armatura.

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  • andrea verdi

    7 Dicembre 2022 at 3:02 pm

    In una agricoltura che dovrebbe spostarsi sempre più verso uno stile biologico e soprattutto e ancor di più “microbico” è una scelta lungimirante, dal momento che l’aratura provoca problemi al tessuto microbico del terreno e all’equilibrio dell’ecosistema microrganico e non solo dei terreni di coltivazione e dei terreni in genere. Un’attenta analisi delle esigenze dei microrganismi presenti nei terreni di coltivazione e un pronto riequilibrio degli stessi, porterà grandi giovamenti alla qualità, quantità, e alla salubrità dei prodotti, e di conseguenza della nostra salute.

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  • Giuseppe

    7 Dicembre 2022 at 4:08 pm

    Divieto di aratura e impiego massiccio di glifosate!!!

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    • Pierluigi Goletti

      26 Maggio 2023 at 9:23 pm

      È vero ma questi sono tutti capiscioni

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  • Bracciaventi gaetano

    7 Dicembre 2022 at 4:31 pm

    Buongiorno ma vi chiedo ma noi della Sicilia non esistiamo?

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  • Amedeo Cattaneo

    7 Dicembre 2022 at 10:15 pm

    Assolutamente contrario dal momento che per cinque-sette anni non è ottimale la resa . È per questo che ti pagano.Inoltre non vedo quale sia il profitto dal momento che devi comprare le attrezzature (carissime) e allora mi viene da supporre che convenga solo a chi vende le macchine . Il vecchio e buon aratro che ho già ammortizzato va bene lo stesso

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  • Antonino

    8 Dicembre 2022 at 6:26 am

    La Sicilia perché non ha aderito?

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  • Angelo Antonio

    8 Dicembre 2022 at 8:01 am

    Perché in Puglia così poco? Le solite differenze tra nord e sud

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  • Francesco Arena

    8 Dicembre 2022 at 1:30 pm

    E la Calabria?Manca dall.elenco?Perchè..?

    Rispondi

  • Sebastiano

    8 Dicembre 2022 at 5:03 pm

    Nelle altre nazioni dove si pratica l’agricoltura estensiva gli agricoltori possono fare largo uso di sementi OGM e Glifosate.

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  • Santi Martino

    9 Dicembre 2022 at 11:14 am

    Purtroppo le scuole di pensiero sono ormai tante ,una cosa sono le lavorazioni profonde rivoltamento ecc.che un buon padre di famiglia dovrebbe potere eseguire in azienda, un’altra cosa è portare allo sfacelo totale di quel che resta dell’agricoltura Italiana

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    • Pierluigi Goletti

      26 Maggio 2023 at 9:27 pm

      Quando il grano lo pagavano bene si arava in estate con cingolati si andava in profondità, ora i capiscioni dicono che va messo sul sodo. Poveri noi e questi avrebbero pure studiato?

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  • Antonio

    9 Dicembre 2022 at 2:29 pm

    Io dico sempre che il terreno è nostro e dovremmo fare quello che ognuno di noi vuole fare.non essere comandati da un politico di turno che viene a farci i conti in tasca solo del guadagno e di tutte le spese che ci sono non guardano mai.anni a dietro anno pagato x 20 anni chi lasciava i terreni vuoti.adesso dobbiamo fare come dicono altrimenti non pagano l’aiuto agea.incominciassero a vedere chi vive solo di agricoltura e premiassero i veri agricoltori.chi veramente ha la passione a produrre.ragazzi ribelliamoci a questi politici di mercato corrotti

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  • Saverio

    10 Dicembre 2022 at 6:03 am

    Si stava meglio quando si stava peggio.

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  • GIACINTO

    10 Dicembre 2022 at 1:50 pm

    Se tutti noi agricoltori dovessimo mai aderire a una pratica del genere ci sarebbe più glifosato che ossigeno. Assurda questa legge e ti pagano pure per avvelenare l’ ambiente.
    Purtroppo questa è la realtà e non capisco come sia possibile.
    Prendono più soldi di chi pratica il biologico ,come il sottoscritto.

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  • Luca Prada

    11 Dicembre 2022 at 6:46 pm

    Buongiorno,in emilia romagna non è stata attivata la minima lavorazione ma solo il sodo, essendoci una buona presenza di allevamenti sarebbe idonea almeno una lavorazione superficiale per l’interramento dei reflui palabili, chiedo quindi se si sa se vi sono deroghe per aziende con allevamento e chiedo anche se nella misura è previsto un aiuto all’acquisto di eventuali attrezzature per sodo o minima, infine chiedo se è stato fissato un limite minimo di ettari da destinare a queste pratiche per accedere a contributo.
    Grazie anticipatamente

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  • Orazio Orioli

    11 Dicembre 2022 at 11:10 pm

    PER L ADEGUAMENTO. DELLA MECCANIZZAZIONE AGRARIA. DELLA. NUOVA PAC. SERVONO. FONDI PERDUTI. ALMENO DEL. ,70%.

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  • Fabio Giulietti Virgulti

    12 Dicembre 2022 at 3:33 pm

    Buongiorno.
    Domando cosa significa Lazio (Azione 3.1) 200 – 992,40 . In particolare che vuole dire 992,40 ?
    Ma esiste un documento unico che spieghi in maniera comprensibile tutte queste norme ?
    Grazie

    Rispondi

  • Andrea

    12 Gennaio 2023 at 9:38 am

    Ste differenze tra regioni sia di scelte e soprattutto di importi ! Il senso ? Siamo Italia solo quando fa comodo !!! In Campania possono fare a meno di seminare in pratica il reddito è garantito senza accendere il trattore.

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  • Beniamino Cangini

    16 Gennaio 2023 at 4:25 pm

    Buon pomeriggio,se possibile vorrei sapere se la paglia è possibile raccoglierla se si aderisce al bando della semina su sodo. Grazie

    Rispondi

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