Liquami e digestati per fertirrigare al posto dei concimi chimici

fertirrigazione

I sottoprodotti degli allevamenti zootecnici (i liquami) e quelli dei biodigestori (i digestati) contengono tutti i nutrienti utili alle piante e quindi, dopo opportuni pre-trattamenti di sedimentazione o filtrazione, possono sostituire i concimi minerali. Il CRPA (Centro Ricerca Produzioni Animali) ha svolto una interessante prova presso la Società Agricola Leona di Codigoro (Ferrara) effettuando una fertirrigazione con digestato microfiltrato distribuito con un sistema irriguo rainger su mais, i cui risultati sono stati pubblicati sull’Informatore Agrario n.11/2022.

Come ottenere un digestato adatto alla fertirrigazione

Il microfiltrato è stato ottenuto partendo da digestato dapprima trattato in un impianto di separazione solido-liquido orizzontale a vite elicoidale, e successivamente passato in un microfiltro applicato alla fase già chiarificata. Gli impianti sono della ditta Saveco Wamgroup di Cavezzo (Modena).

La frazione microfiltrata può essere usata in fertirrigazione senza problemi di intasamenti agli spruzzatori, dato che le particelle hanno dimensioni entro il decimo di millimetro (0,1 mm).

Il confronto con l’urea distribuita in copertura

La prova di confronto per la concimazione in copertura del mais è stata tra:

  • Concimazione con urea, alla dose di 200 kg/ha (92 kg/azoto/ha);
  • Due interventi irrigui con digestato microfiltrato, per un totale di 118 kg/azoto/ha di cui 60 in forma ammoniacale.

Le caratteristiche della miscela acqua-digestato si trovano nella tabella seguente.

Tabella tratta dall’Informatore Agrario n.11/2022
Il digestato microfiltrato contiene particelle di dimensioni non superiori al decimo di millimetro che non causano nessun tipo di problema agli spruzzatori del rainger così come a un impianto a goccia ben progettato.

Le produzioni di trinciato integrale (mais Pioneer P0943 classe FAO 500, 128 giorni) sono state le seguenti:

  • con digestato microfiltrato: 62,8 t/ha (pari a 21 t/ha di sostanza secca);
  • con urea: 60,6 t/ha ( pari a 20,7 t/ha di sostanza secca).
Tabella tratta dall’Informatore Agrario n.11/2022

La tabella 1 mostra che anche dal punto di vista qualitativo non ci sono differenze significative per il trinciato raccolto a seguito dei due diversi trattamenti di concimazione.

Grazie al digestato migliora anche l’impronta carbonica

Dato che diventerà sempre più importante valutare le ricadute ambientali delle operazioni agricole, la prova ha valutato anche l’impronta carbonica dei due trattamenti, urea e digestato microfiltrato. Il risultato è che la coltivazione di 1 ha di mais con l’uso di urea in copertura determina un’emissione pari a 4.159 kg CO2 equivalenti, mentre la distribuzione di digestato con fertirrigazione determina una riduzione dell’impronta carbonica che si ferma a 3.948 kg CO2 equivalenti.

Una grande opportunità per le aziende zootecniche con biogas

A questo punto le aziende zootecniche di dimensioni medio-grandi che dispongono di impianti di biogas possono prendere in seria considerazione l’opportunità della fertirrigazione con digestati opportunamente trattati, che possono sostituire egregiamente i concimi minerali in sistemi di fertirrigazione adatti anche a impianti a goccia e ad aspersione.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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