Cingoli gommati al posto di pneumatici: addio compattamento, e le produzioni di mais aumentano

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Tre anni di prove sul mais in un’azienda agricola cremonese, mettendo a confronto cingolatura gommata con pneumatici, hanno portato ai seguenti risultati:

  • Le rese aumentano in media del 6,5% a favore dei cingoli gommati.
  • Nello strato superficiale di suolo compreso tra 0 e 10 cm il compattamento è identico.
  • Nello strato interessato dalle radici del mais (10-30 cm) il terreno lavorato con macchine dotate di cingolatura gommata presenta valori di compattamento nettamente inferiori.
  • Grazie alla cingolatura in gomma, e quindi al minor compattamento del suolo, la preparazione del letto di semina risulta più agevole.
  • Con gli pneumatici la velocità di avanzamento delle attrezzature deve essere ridotta e la profondità di lavorazione aumentata, per disgregare le zolle nella preparazione del letto di semina.

Si tratta, in estrema sintesi, delle conclusioni di una sperimentazione di pieno campo realizzata dall’Università Cattolica di Piacenza e pubblicata sull’Informatore Agrario. Lo studio promuove a pieno titolo le cingolature gommate, capaci di limitare uno dei principali problemi della nostra agricoltura che è il compattamento del terreno.

Il compattamento del suolo determina infatti la perdita di stabilità strutturale, la riduzione della macroporosità e la diminuzione dell’aereazione e della permeabilità dei terreni. Ma compattamento significa anche maggiori sforzi per le lavorazioni, maggiore usura degli organi di lavoro, più elevati consumi energetici.

E ci sono altri dati molto interessanti sotto il profilo economico:

  • Ore di lavoro: -18,8% a favore dei cingoli.
  • Consumi di gasolio: -30% a favore dei cingoli.
  • Riduzione globale dei costi: -86-100 euro/ha a favore dei cingoli.

I vantaggi dei cingoli gommati dal punto di vista agronomico

A queste cifre vanno aggiunti altri aspetti positivi a favore della cingolatura gommata:

  • L’ampliamento delle finestre temporali utili per entrare in campo, grazie alla maggiore flessibilità di uso delle macchine in condizioni di umidità del terreno più elevata.
  • Il lento ma progressivo miglioramento delle condizioni del terreno e della sua fertilità.
  • La migliore strutturazione del suolo con un migliore sfruttamento dell’acqua da parte delle piante.
  • L’importante riduzione dell’impiego di gasolio, con una maggiore sostenibilità ambientale.

Cingoli in gomma da abbinare a minima lavorazione e agricoltura di precisione

I dati sopra riportati portano a una conclusione importante sotto il profilo della redditività della coltura, soprattutto se li consideriamo nell’ambito di una revisione globale dei percorsi gestionali. Infatti il miglioramento delle rese unitarie e i risparmi sui costi derivanti dall’uso di una cingolatura gommata al posto degli pneumatici vanno sommati ai vantaggi produttivi e di diminuzione dei costi che derivano dall’uso abbinato di minima lavorazione ai sistemi di precisione con semina e concimazione a dose variabile (ne abbiamo parlato, per esempio, in questi articoli).

Così facendo ci si accorge che, conti alla mano, i margini di miglioramento economico sono ancora molto ampi per coloro che continuano ad applicare i sistemi colturali tradizionali, offrendo una diversa e più conveniente prospettiva per le colture di pieno campo messe in difficoltà dall’oscillazione dei prezzi di mercato di questi ultimi anni.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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