Il satellite ci comunica lo stato della coltura e indica il momento ideale per irrigare
Avevamo anticipato ai nostri lettori che nel Pag (Progetto Agronomico Globale) realizzato da Kverneland Group Italia insieme a Dekalb e Agrium presso l’azienda Agricola Cavazzini a Castel Goffredo (Mantova), avremmo messo in campo tutto quello che la più moderna tecnologia ci rende disponibile. Manteniamo le promesse anche con il progetto Aquatek.
Il servizio Aquatek di Dekalb
Aquatek è un servizio esclusivo che Dekalb sta implementando in oltre 300 aziende agricole per determinare il momento ideale per irrigare, tenendo conto dello stato della coltura e della disponibilità idrica presente nei vari appezzamenti. Sino allo scorso anno erano le sonde sistemate nel suolo che davano queste indicazioni, mentre oggi sono i satelliti con le loro immagini combinate con i dati meteo locali di temperatura e piovosità.
Un passo decisivo per applicare l’agricoltura di precisione
Si tratta di un’innovazione di grande importanza che va al di là del consiglio irriguo, perché le immagini ci forniscono indicazioni nel corso del ciclo colturale del mais sullo stato della coltura e quindi lanciano allarmi per quanto riguarda anche eventuali stress localizzati in quella determinata area che l’agricoltore può raggiungere facilmente, dal momento che tutto ciò che viene indicato da Aquatek è georeferenziato, cioè monitorato punto per punto.
Immaginiamo anche tutte le preziose informazioni che si potranno avere incrociando questi dati con quelli che verranno forniti dalle mappe di raccolta della mietitrebbia e dall’analisi del suolo eseguita dalla slitta (vedi articolo). L’insieme di tutte queste informazioni è strategico per capire come comportarsi nella prossima campagna, soprattutto nelle aree e negli appezzamenti che avranno dimostrato delle criticità. Solo così si può migliorare la sostenibilità economica della coltura del mais.
Ma veniamo ora al dettaglio delle immagini.
- Mappa con colore giallo e arancione: indica il consumo idrico del mais, evidenziando che dove il colore è giallo il mais beve più acqua e dove il colore è rosso o più scuro il mais beve meno acqua.
- Mappa di colore verde: indica l’omogeneità della coltura del mais. Si notano, ai margini delle due mappe verdi, delle sfumature di colore grigio tendenti al nero. Indicano che in quella zona ci sono piante nate male o delle fallanze.
- Mappa azzurra: indica il contenuto idrico del suolo. Il blu scuro indica che in quelle zone l’umidità è maggiore.
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Nelle tre immagini qui sopra, un dettaglio delle tre mappe colorate relative al consumo di acqua da parte della coltura, all’indice di umidità e allo stato della coltura. I pixel delle immagini corrispondono a porzioni di 6 m x 6 m o 20 m x 20 m, quindi sono molto dettagliate anche in funzione di un eventuale uso per la distribuzione a dose variabile dell’irrigazione
Il sistema è stato applicato su larga scala solo quest’anno, ma già da queste prime informazioni ci fa capire come si tratti di una innovazione di estrema utilità per poter comprendere a fine annata cosa è realmente successo nel corso dei mesi dalla data di semina sino alla data di raccolta alla coltura, e quindi avere finalmente in mano dei dati e non solo delle impressioni frammentarie sui quali ragionare per impostare al meglio la nuova campagna mais.