InnoCORN Future: splendido campo di mais bianco seminato su strip-till e minima a Vescovato
![20160816_103054](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2016/09/20160816_103054.jpg)
Continua con successo il percorso produttivo del mais bianco Pioneer P 1517 W seminato nell’azienda Cortellini di Vescovato (Cremona) nell’ambito del progetto Battini Agri – La Sanfermese chiamato InnoCORN Future.
L’aratura si può mettere da parte
Le foto scattate a metà agosto mostrano in maniera inequivocabile che, anche senza l’aratura ma trattando il terreno con minima lavorazione e strip-till e quindi con notevole risparmio sui costi e sui tempi di lavoro, la coltura procede molto bene verso la maturazione della granella e con piante ancora molto sane.
L’ibrido scelto per questa prova, il Pioneer P1517 W, è un mais bianco molto ricercato dalle filiere che si occupano di mais per consumo umano e destinato alle produzioni di pollo a carne bianca.
![Ecco la parte di appezzamento interessata dalla preparazione del terreno a strip till effettuata con Kverneland Kultistrip.](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2016/09/IMG_5420.jpg)
![Come si può notare, sono presenti ancora in maniera molto evidente i residui colturali lasciati nell’interfila non lavorata.](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2016/09/IMG_5416.jpg)
![Questa è invece la parte di appezzamento lavorata in minima con il coltivatore Kverneland CLC.](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2016/09/IMG_5425.jpg)
![Come si può notare, la presenza dei residui è molto inferiore rispetto al terreno lavorato a strip-till.](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2016/09/IMG_5426.jpg)
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Confronto tra il mais nella porzione lavorata a minima e quello nella porzione lavorata a strip-till. Non sembra che, almeno all’apparenza, ci siano diversità nello sviluppo delle spighe. Aspettiamo ora il verdetto della mietitrebbia.