Nuova Pac, solo 7 Regioni sosterranno le cover crops

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Sono solo sette le Regioni che nella nuova Pac 2023-2027 hanno previsto sostegni annuali ad ettaro per gli agricoltori che seminano le cover crops. Si tratta di una scelta incomprensibile, dal momento che due degli obiettivi prioritari della politica agricola europea sono l’aumento della fertilità dei terreni, che è ai minimi termini, e la diffusione sempre maggiore delle lavorazioni conservative.

Se questi sono gli obiettivi dichiarati, non si capisce come mai le Regioni che hanno previsto sostegni nel 2023-2027 alle lavorazioni conservative, non abbiano contemporaneamente anche attivato il sostegno alle cover crops, in quanto colture fondamentali per il pieno successo delle lavorazioni ridotte e per limitare il degrado dei suoli e le emissioni dei gas serra.

Regione Azione 6.1 – Colture di copertura Azione 6.2 – Bulatura
Abruzzo
Friuli Venezia Giulia no
Lombardia no
Marche
Piemonte no
Toscana
Veneto no

Come si vede dalla tabella qui sopra, sono previste due azioni: la 6.1 sulle colture di copertura e la 6.2 sulla bulatura.

Azione 6.1: semina colture di copertura

La semina di colture di copertura nell’azione 6.1, diminuendo il periodo in cui il terreno è lasciato nudo, riduce il rischio di erosione del suolo, favorisce le infiltrazioni d’acqua e limita il deflusso idrico superficiale. Inoltre le colture di copertura, utilizzando per la loro crescita l’azoto e altri elementi nutritivi lasciati dalla fertilizzazione della coltura precedente, riducono i fenomeni di emissione di gas serra (protossido di azoto) in atmosfera e la lisciviazione dei nitrati nelle acque superficiali e sotterranee.

Il sovescio delle colture di copertura o il loro utilizzo come pacciamatura apportano sostanza organica nel terreno, favorendo lo sviluppo dell’attività microbica e della fauna terricola, con conseguente incremento dello stoccaggio di carbonio organico del suolo e miglioramento della struttura e fertilità del suolo.

Azione 6.2: la bulatura o trasemina

La trasemina di specie leguminose sui cereali autunno-vernini nell’azione 6.2 (bulatura), incrementando la biomassa di radici che si sviluppa nel terreno, favorisce l’attività microbica e della fauna terricola, con conseguente incremento dello stoccaggio di carbonio organico e miglioramento della struttura e fertilità del suolo. Il maggiore contenuto di sostanza organica riduce anche i rischi di erosione del suolo, con conseguente aumento della capacità di ritenzione idrica, contribuendo all’adattamento ai cambiamenti climatici.

L’attività azotofissatrice dei batteri in simbiosi con la coltura leguminosa riduce il fabbisogno di fertilizzazioni azotate nella coltura successiva e di conseguenza attenua i fenomeni di emissione di protossido di azoto e lisciviazione dei nitrati nelle acque di percolazione.

Divieto all’impiego di concimi e agrofarmaci

Il divieto di impiego di fertilizzanti di tipo chimico, diserbanti e altri presidi fitosanitari sulle colture di copertura autunno-vernine e/o estive (azione 6.1) e il divieto assoluto di diserbo a partire dalla semina del cereale nella bulatura (azione 6.2) contribuiscono inoltre agli obiettivi specifici del green deal europeo contenuti nella strategia “Dal produttore al consumatore” e nella “Strategia sulla biodiversità”, relativamente alla riduzione delle perdite dei nutrienti e dell’uso dei pesticidi.

Di seguito riportiamo la tabella con l’indicazione dei sostegni per ettaro e per anno previsti dalla nuova Pac. Le cifre sono indicate in euro/ettaro/anno; “n.a.” significa che l’azione non è stata attivata.

 

Regione Azione 6.1 Azione 6.2 Degressività Quota del sostegno coperta
Abruzzo 270 100 no
Friuli Venezia Giulia 630 n.a. fino a 50.000 euro/anno: 100%
da 50.001 a 100.000 euro/anno: 80%
oltre 100.000 euro/anno: 60%
Lombardia 300 n.a. no
Marche 200 200 no
Piemonte 230 n.a. no
Toscana 240 210 no
Veneto 150 n.a. no

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


4 commenti

  • Stefano

    14 Dicembre 2022 at 1:39 pm

    Buongiorno Roberto,
    volevo chiederle se questi contributi poi vanno sommati a quelli previsti dall’ecoschema 5 (rispettando ovviamente le condizioni imposte dall’ecoschema).

    Rispondi

  • luca biondelli

    14 Dicembre 2022 at 2:48 pm

    Buongiorno dottor Bartolini, e grazie per l’articolo molto interessante. una domanda. potranno beneficiare del contributo cover crops anche coloro in quali ne avevano già beneficiato nel precedente quiquiennio?

    Rispondi

  • Chessa Riccardo

    15 Dicembre 2022 at 9:29 pm

    Noi in Sardegna abbiamo campi e campi di piante mellifere speriamo ci venga riconosciuto almeno questo

    Rispondi

  • luca

    16 Dicembre 2022 at 12:31 am

    Complimenti ai nostri amministratori Umbri.

    Rispondi

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