Lo strip-till per la prima volta in Toscana nell’azienda Frescobaldi
“Innovatori si nasce”, avrebbe detto il grande Totò, e non a caso le aziende agricole dei Marchesi de Frescobaldi da sempre sono sinonimo, oltre che di eccellenze enologiche, anche di innovazione agronomica e tecnologica. Ma questa volta non parliamo di vino bensì di mais, perché la Fattoria di Corte del gruppo Frescobaldi a Borgo San Lorenzo (Firenze), diretta da Filippo Lascialfari, coltiva prevalentemente colture estensive per rifornire di alimenti aziendali di alta qualità l’allevamento di suini, che rientra nel circuito dei salumi Dop della Toscana.
Gli obiettivi del nuovo progetto agronomico
L’obiettivo dell’azienda è aumentare le rese del mais, diminuire i passaggi in campo e intercettare i finanziamenti previsti dai nuovi PSR della regione Toscana. Infatti uno dei bandi già approvati dall’Unione europea prevede incentivi per alcune centinaia di euro ad ettaro destinati agli agricoltori che per 5 anni si impegnano a sostituire l’aratura con tecniche di minima lavorazione del terreno.
Kverneland Group Italia ha condiviso questi obiettivi e ha colto l’occasione per realizzare nella fattoria uno dei suoi PAG (Progetto Agronomico Globale), cioè veri e propri laboratori agronomici allestiti presso aziende agricole aperte all’innovazione, dove si mettono insieme attrezzature d’avanguardia con sementi e agrofarmaci di ultima generazione. Da questa combinazione virtuosa di eccellenze tecniche si concretizzano nuovi percorsi agronomici che puntano a migliorare il reddito aziendale, rispettando i canoni della sostenibilità ambientale, come ci chiede la nuova Pac.
Il percorso agronomico con il meglio dell’innovazione
In un appezzamento di quattro ettari della Fattoria di Corte, dopo la raccolta di orzo da insilato è stata effettuata una lavorazione a strisce (strip-tiller) con il Kverneland Kultistrip direttamente sulle stoppie, alla profondità di 15 centimetri; e nello stesso giorno è stata eseguita la semina del mais con la seminatrice Kverneland Accord Optima HD e-drive munita di sistema satellitare. Questo sistema di lavorazione permette di mantenere sulla metà della superficie i residui colturali, una copertura naturale del suolo che favorisce il mantenimento dell’umidità e il miglioramento progressivo della struttura e della fertilità del terreno.
Gli ibridi di mais scelti per questo secondo raccolto sono Dekalb: il DKC 5401 classe 400, con pianta medio alta fogliosa e granella molto colorata, e il DKC 6327 classe 500, caratterizzato da una eccezionale sanità della pianta, molto versatile e adatto a diverse epoche di semina.
La concimazione alla semina è stata effettuata con Timac D Coder 18-5-8 a base di azoto ammoniacale e ureico, fosforo, magnesio e boro.
Per il diserbo è previsto un intervento in post emergenza con Laudis di BayerCropScience, un diserbante a base della sostanza attiva il tembotrione e dell’agente fitoprotettivo isoxadifen-ethyl, in grado di controllare con la massima efficacia le più diffuse infestanti annuali sia dicotiledoni che graminacee.
La lavorazione del terreno e la semina sono state realizzate con pieno successo; ora si attende l’emergenza del mais che, nelle fasi successive, verrà irrigato con il sistema a rotolone. Vi aggiorneremo nel nostro prossimo articolo sul tema.