Nell’azienda Terreni Parolara si prova la minima lavorazione dopo bietola, su pisello proteico

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Sono 330 gli ettari da lavorare dell’azienda agricola Terreni Parolara di Castelbelforte (Mantova), e se si riesce a tagliare un po’ i costi di lavorazione e di preparazione dei letti di semina, si avrebbe un beneficio considerevole sui ricavi aziendali. Partendo da questo semplice ragionamento, Roberto Pasetto a inizio 2017 ha deciso di provare su circa 6 ettari la minima lavorazione, su un terreno dove era stata raccolta la bietola.

«Ci siamo rivolti alla ditta Speziali – spiega Pasetto – che ha portato in azienda il CTC di Kverneland abbinato a un trattore cingolato, e il 31 gennaio, con un solo passaggio di questo attrezzo, abbiamo preparato il letto di semina per il pisello proteico».

Il CTC di Kverneland dell’azienda contoterzi Speziali che prepara il letto di semina nell’azienda Parolara di Castelberlforte (Mantova).

«Al momento possiamo dire che lo sviluppo del pisello proteico su minima lavorazione è pari a quello seminato su aratura», aggiunge Pasetto. «Tra qualche giorno vedremo le produzioni. Indubbiamente l’attrezzatura CTC ha fatto un ottimo lavoro e in tempi molto rapidi».

L’azienda, tutta irrigua, semina frumento, orzo, pisello proteico, mais e riso, con una parte dei terreni in conversione al biologico.

Ecco il pisello proteico seminato su minima lavorazione.

Pasetto ha in programma di mappare alla raccolta tutte le produzioni attraverso il cantiere di Speziali, che è dotato del sistema di monitoraggio satellitare e georeferenziato delle rese, e anche di procedere in autunno con la mappatura del suolo. Dunque anche l’azienda Terreni Parolara si avvia a imboccare la strada dell’agricoltura conservativa e di precisione, che è l’unica strada disponibile per aumentare i ricavi, ottimizzando l’uso dei mezzi tenici.

Ecco il video del Kverneland CTC al lavoro presso l’azienda Terreni Parolara.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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