Strip-till su terreni forti e su loietto da sovescio: un altro successo del Kultistrip
![IMG_4287](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2017/12/IMG_4287-1024x768.jpg)
Che lo strip-till sia una tecnica di minima lavorazione per il mais o la soia di sicuro avvenire, lo dimostrano anche queste due esperienze fatte dalla ditta di contoterzismo Speziali con il Kverneland Kultistrip presso la Società Agricola Borgolibero di Roncoferraro (Mantova) e l’azienda Corte Parolara di Castelbelforte (Mantova), che da tempo sta convertendosi dalla tradizionale aratura ed erpicatura alle minime lavorazioni.
Società agricola Borgolibero di Roncoferraro
![](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2017/12/IMG_4287.jpg)
![](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2017/12/IMG_4285.jpg)
Azienda Corte Parolara di Castelbelforte
![](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2017/12/IMG_4379.jpg)
![](http://www.ilnuovoagricoltore.it/wp-content/uploads/2017/12/IMG_4374.jpg)
In entrambe le situazioni, oltre all’evidente successo agronomico dell’operazione, va rimarcato il notevole risparmio sui costi per la preparazione del letto di semina del mais, rispetto a una gestione tradizionale del terreno. Con i prezzi del mais che tutti ben conosciamo, occorre cominciare a fare i conti per bene, cercando di tagliare ove è possibile sfruttando le innovazioni tecnologiche. E con il Kverneland Kultistrip, la diminuzione dei costi e una perfetta preparazione del terreno sono garantite.
il video e le foto sono dell’agronomo Bruno Agazzani della ditta Speziali Antenore, che ringraziamo