Agricoltura, i prodigi della tecnologia: l’iPad ci ricorda tutti gli interventi eseguiti sul campo

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A fianco del posto di guida nel trattore, oltre al monitor del trattore stesso, è sempre più presente anche un altro terminale dedicato a comandare le attrezzature, collegato al GPS per praticare l’agricoltura di precisione. Ma gli sviluppi tecnologici chiedono già lo spazio per un terzo dispositivo: un semplice iPad collegato con un driver al sistema Isobus, che ha il compito di registrare tutte le operazioni che sono state eseguite in maniera georeferenziata, cioè punto per punto. Si tratta di un sistema sviluppato da Climate Corporation, di cui ci parla nel video qui sopra Daniele Pavan, agricoltore e contoterzista di Buttrio (Udine) che lo sta utilizzando da un paio di anni.

L’ultimo a destra è l’iPad collegato con il sistema Isobus del trattore.

«Questo iPad non comanda le attrezzature – dice Pavan – ma ha la funzione di “memoria localizzata”, cioè registra ogni operazione che abbiamo fatto dalla lavorazione alla raccolta, con la caratteristica di indicarcelo man mano che procediamo sull’appezzamento. Così sappiamo per esempio che in quel punto dell’appezzamento abbiamo una data densità di semina, che abbiamo distribuito una certa quantità di concime e di diserbo, e via dicendo».

«Il programma è collegato via internet – prosegue Pavan – quindi registra anche tutti i dati climatici. Questo sistema di registrazione è molto utile anche per i nostri clienti agricoltori ai quali mandiamo, man mano che abbiamo eseguito un lavoro, direttamente dall’iPad la descrizione di ciò che è stato fatto in quel determinato appezzamento, punto per punto».

Il programma messo a punto da Climate Corporation è a nostro avviso una magnifica invenzione che può valorizzare il raccolto con la testimonianza inequivocabile della tracciabilità totale di tutto quello che è stato eseguito in campo.

Roberto Bartolini

Laureato in agraria all'Università di Bologna, giornalista professionista dal 1987, ha lavorato per 35 anni nel Gruppo Edagricole di Bologna, passando dal ruolo di redattore a quello direttore editoriale. Per oltre 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale Terra e Vita. Oggi svolge attività di consulenza editoriale e agronomica, occupandosi di seminativi e di innovazione tecnologica.


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