Raccolta del mais: con strip-till e minima lavorazione si fa più reddito
Il primo anno del Progetto agronomico globale (Pag) di Kverneland Group Italia, in collaborazione con Dekalb-Monsanto nell’azienda Cavazzini di Aquafredda (Brescia), si è chiuso con la mappatura delle produzioni ottenute su strip-till e su minima lavorazione a confronto con la lavorazione tradizionale eseguita con aratura e due erpicature.
I risultati della raccolta e della mappatura delle produzioni sono stati commentati nel corso di un incontro in campo con tecnici e agricoltori tenutosi lo scorso giovedì all’azienda Cavazzini. I dati sono riassunti nella tabella sottostante, che va commentata per poter ricavare una lettura corretta e tutte le informazioni utili per continuare sulla strada tracciata anche nei prossimi anni.
Ripetiamo ancora una volta che passare dall’aratura tradizionale alle lavorazioni conservative esige pazienza e competenza professionale e i risultati si ottengono non prima di 3-4 anni, se non si fanno errori e si scelgono le attrezzature giuste.
Primo: la parte di terreno dove è stato realizzato lo strip-till con Kverneland Kultistrip e la minima con il coltivatore Kverneland CLC Pro aveva come precessione colturale il mais, mentre il terreno dove si è arato ed erpicato aveva come precessione il pomodoro, che come ben sapete è tutta un’altra cosa.
Secondo: volutamente si è scelto, per effettuare lo strip-till e la minima, una porzione di azienda con un terreno che si presentava nelle condizioni peggiori che un agricoltore può trovare a pochi giorni dalla semina. Cioè si è voluto “stressare” queste due tecniche, perché se si comportano bene nelle situazioni peggiori possibili, è ovvio che in condizioni più favorevoli non possono che far rendere ancora di più il mais.
Terzo: per avere un riscontro oggettivo, è stata effettuata la minima lavorazione col CLC Pro anche su una parte di azienda che aveva precessione pomodoro, per poter avere un confronto diretto e più preciso con l’aratura che aveva anch’essa precessione pomodoro.
Quarto: nella parte destra della tabella sono indicati i minori costi che si sostengono applicando strip-till e minima rispetto ad aratura ed erpicature, da imputare al minor consumo di gasolio e alle ore di lavoro risparmiate, senza contare i benefici di poter sfruttare le ristrette finestre operative utili: un vantaggio che non ha prezzo.
Quinto: un’altra possibilità economica favorevole per chi applica strip-till e minima passa attraverso la Misura M 10 del Psr Lombardia (ma anche in tutte le altre regioni, con contributi a ettaro variabili). Nella tabella è indicato 185 euro/ha, perché è questo il contributo versato all’agricoltore che si impegna per cinque anni ad applicare le lavorazioni conservative, ma si possono aggiungere altri 180 euro/ha se semina anche le cover crops.
Sesto: nella colonna finale della tabella vengono indicate le “produzioni normalizzate” (ql/ha normalizzati), che vuol dire avere tolto dai quintali fatti dal mais su aratura le spese in più che ci sono rispetto alle lavorazioni conservative (cioè 250-300 euro/ha, che con il mais a 15 euro/ql vogliono dire 16 e 20 quintali in meno) e i contributi dei Psr (185 euro/ha, che corrispondono a circa 12 ql/ha di mais) che se si continua ad arare non si possono ricevere.
Così facendo, viene fuori che il mais su strip-till, nelle peggiori condizioni possibili di suolo, offre una maggiore redditività (158,3 ql/ha) rispetto al mais su terreno arato (142 ql/ha che, prima dei conti normalizzati, erano 173,9 ql/ha). Il mais su minima con precessione mais (136 ql/ha), anche nel conto normalizzato, rimane indietro di 8 ql/ha nei confronti del mais su aratura (144 ql/ha), mentre il mais su minima con precessione pomodoro (171 ql/ha) batte alla grande il mais su aratura con precessione pomodoro, che fa 144 ql/ha.
Questo dato, che nasce da condizioni di terreno simili e da una identica precessione colturale, fa capire quanto l’introduzione della minima, anche senza il contributo del Psr, così come lo strip-till, possano avere un immediato effetto tonificante sul bilancio economico della coltura.
Nella prossima puntata illustreremo le mappe del sistema Aquatek che hanno guidato l’irrigazione degli appezzamenti e come utilizzare le mappe di raccolta per programmare le prossime semine 2017. Per il momento concludiamo con alcune foto della giornata in campo.