L’idea: seminare oggi la cover Tillage Radish a 75 cm, per il terreno dove vegeterà il mais 2019
Se si farà il mais 2019 con interfila 75 cm, perché sprecare tanto seme di cover crops su tutta la superficie, quando basta seminarla oggi in autunno alla stessa distanza del mais, cioè proprio a 75 cm? Questa buona idea (e non è la prima) è venuta a Bruno Agazzani, agronomo della Speziali Antenore di Roncoferraro (Mantova), che ha pensato bene di sfruttare diversamente dal solito l’azione svolta nel suolo a buona profondità dal grosso tubero del rafano americano Tillage Radish, cover crop della società Padana Sementi Elette.
Dice Agazzani: «Il Tillage Radish preparerà, ci auguriamo con la giusta porosità, la striscia di terreno dove andremo a depositare il seme di mais nella primavera 2019, come se fosse una sorta di strip tillage naturale».
Il rafano Tillage Radish è una cover crop geliva, cioè si disintegra naturalmente con l’azione del gelo invernale nonostante il tubero sia di notevoli dimensioni, pertanto non ostacola le operazioni successive che si svolgono in primavera.
Un passaggio di Qualidisc e poi la semina del rafano con Optima HD
«Lo scorso 13 di settembre – spiega Agazzani – abbiamo fatto un passaggio con erpice Kverneland Qualidisc sul terreno ricoperto dagli stocchi del mais e dalle infestanti operando, con l’ausilio del satellitare, in maniera trasversale alla direzione di semina del mais 2018, proprio per favorire la migliore disgregazione possibile degli stocchi e delle radici. Nel medesimo giorno siamo entrati in campo con la seminatrice Kverneland Optima HD e-drive per seminare il rafano con interfila a 75 cm. Ora staremo a vedere il risultato nella primavera 2019, in prossimità della semina del mais».
Queste operazioni sono possibili solo se si usa il sistema satellitare che consentirà infatti, nella prossima primavera, di posizionare il seme del mais esattamente al centro della fila dove è stato collocato il Tillage Radish. È lo stesso schema operativo che si utilizza con lo strip-till, ma in questo caso, al posto degli organi di lavoro metallici, c’è la forza penetrante naturale del rafano americano.