Mais su tre lavorazioni in buono stato nonostante i nubifragi di maggio

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Dopo la semina avvenuta il 19 aprile 2019 e la pronta emergenza del mais su tutte le parcelle della Kverneland Academy 2019 nell’azienda Villagrossa di Casteldario (Mantova), che sono state trattate con diversi tipi di lavorazione del suolo e di sistemi di precisione, i temporali e i nubifragi del mese di maggio hanno allagato i campi e scaricato nei fossi tanta terra. Lo si può notare da questo video girato dall’agronomo Bruno Agazzani.

Non c’è dubbio che il mais abbia sofferto di questi improvvisi eccessi di acqua e oggi si trovi, come tantissimi altri seminati della zona, in ritardo vegetativo rispetto al ruolino di marcia.

Dai nubifragi all’emergenza siccità

Con l’arrivo di giugno il mais ha dovuto affrontare un’altra emergenza, in questo caso opposta, soffrendo nuovamente per la violenta ondata di calore e di siccità che si sta prolungando dalla metà di giugno e che sta costringendo gli agricoltori a più che frequenti interventi irrigui.

Poiché l’obiettivo della Kverneland Academy è di confrontare la redditività finale del mais seminato con differenti percorsi agronomici e di agricoltura di precisione, con Bruno Agazzani, agronomo della ditta Speziali Antenore che è partner della Kverneland Academy, facciamo il punto della situazione ai primi giorni di luglio.

Mais seminato su terreno lavorato a minima lavorazione con un solo passaggio di Kverneland CTC.
Mais seminato su terreno arato con Kverneland Variomat 2500 S ed erpicato con Kverneland F 35.
Mais seminato su terreno lavorato a strip till con Kverneland Kultistrip.

«Nei giorni scorsi abbiamo eseguito la concimazione di copertura in tutti i parcelloni con Azotop 30 di Scam alla dose media di 500 kg/ha, mentre sulle parcelle dove è prevista la distribuzione a dose variabile sulla base delle mappe del suolo, le quantità sono state 400 e 700 kg/ha. E’ seguita immediatamente una irrigazione alla quale nei prossimi giorni seguirà un altro intervento irriguo», spiega Agazzani.

Su quale parcella sta meglio il mais?

Aratura, minima e strip till: su quale parcella sta meglio il mais?

«Lo sviluppo e lo stato vegetativo della coltura è sostanzialmente omogeneo in tutte e tre le situazioni di preparazione del letto di semina e anche lo sviluppo degli apparati radicali è più o meno simile, anche se nei parcelloni dove è stato eseguito un solo passaggio di CTC di Kverneland, le radici appaiono più sviluppate. Ma in questo caso entra in ballo anche la tessitura del terreno, che differisce in maniera sensibile nell’ambito dei 28 ettari interessati dalle nostre prove».

Apparati radicali a confronto. A sinistra mais su aratura, al centro mais su minima lavorazione e a destra mais su strip till.

Dal satellite si monitora lo stato di salute del mais

Grazie all’uso del sistema Field View viene monitorato ogni 5-6 giorni lo stato di salute del mais attraverso i satelliti.

«Dalle mappe di Field View abbiamo notato che sino a oggi il mais su strip till presenta uno stato generale di salute migliore rispetto al mais su minima e aratura. Inoltre, proprio nei due parcelloni interessati da aratura ed erpicature, si cominciano a notare aree rosse che indicano uno stato di sofferenza del mais».

Immagine satellitare di Field View del giorno 27 aprile 2019, dopo l’emergenza del mais. Il colore verde, in corrispondenza dei parcelloni seminati su strip-till, indicano la miglior partenza del mais e il suo più elevato vigore rispetto alle altre parcelle su minima e su arato, che mostrano un colore tendente al giallo.
Immagine di Filed View del giorno 1° giugno 2019, dopo i nubifragi di maggio. Notare il colore rosso, che indica aree di sofferenza del mais sulle parcelle dove è stata effettuata l’aratura. Il mais su strip-till continua a dimostrare di stare meglio con un colorazione decisamente più verde.

Quanto gasolio si risparmia con minima e strip-till

Si può già fare una prima sommaria valutazione economica  per quanto riguarda le lavorazioni?

«Abbiamo registrato tutti i dati relativi a ogni operazione colturale che effettuiamo e, se prendiamo in considerazione solo il gasolio consumato per i tre diversi tipi di preparazione del letto di semina, vediamo che fatta 100 la spesa sostenuta per effettuare aratura ed erpicature, con la minima abbiamo risparmiato il 70% e con lo strip-till addirittura il 90%»

E i risparmi sul carburante non si limitano alle operazioni di lavorazione…

«No, infatti anche per concimazione e diserbo le attrezzature di distribuzione consumano meno quando la ruota del trattore viaggia sull’interfila a sodo dello strip-till oppure su un terreno lavorato a minima rispetto a quello arato, dove la gommatura affonda di più. E stiamo parlando dei risparmi sul gasolio, che è solo una delle tante voci di costo che stiamo valutando insieme all’Università di Perugia, sulle quali si può intervenire con risparmi significativi».

fonte: Kverneland Group Italia

Kverneland Italia

Kverneland Group è una multinazionale leader nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di macchine e servizi per l’agricoltura.


Un commento

  • Davide Bonfante

    4 Ottobre 2019 at 8:39 am

    Buongiorno. Pratico sia minima che tradizionale, convinto che in pochi anni la prima sostituirà la seconda. Dalle foto però mi sarei aspettato il contrario!! Quella su strip till è orribile rispetto all’aratura. Il satellite dice meglio strip ma le foto allora? In un anno come questo avrei proprio detto meglio strip till, perlomeno lo spererei molto.

    Rispondi

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